214 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il Governo ottiene la fiducia. Letta: “Basta caos” (DIRETTA)

Il Parlamento ha confermato la fiducia al governo Letta approvando la mozione di maggioranza. A M0ntecitorio i sì sono stati 379 sì, 212 i no e due gli astenuti, mentre a Palazzo Madama 173 sì e 127 no.
A cura di Antonio Palma
214 CONDIVISIONI
Immagine

Ore 22.05 – Il governo ottiene la fiducia anche al Senato. Il premier, dopo aver ottenuto in mattinata la fiducia alla Camera, incassa anche l’approvazione di Palazzo Madama con 173 sì e 127 no.

Ore 16.05 – Letta è a Palazzo Madama per il suo intervento durante il quale chiederà il voto di fiducia all'Aula del Senato. Il suo discorso sarà lo stesso già proclamato alla Camera.

Ore 15.55 – Il governo ottiene la fiducia della Camera dei deputati con  379 voti favorevoli e 212 contrari. Solo due gli astenuti sui 591 deputati votanti. Come da pronostico dunque il governo guidato da Enrico Letta incassa l'approvazione di Montecitorio grazie alla nuova maggioranza.  Il Premier ora andrà al Senato per chiedere un altro voto di fiducia anche a Palazzo Madama.

Ore 14.45 – Comincia la votazione di fiducia alla Camera – Concluse le dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi parlamentari, è iniziata in Aula la chiama sulla fiducia al governo. Le votazioni dovrebbero durare per un'ora e mezza circa, quindi il risultato si dovrebbe conoscere intorno alle 16.

Ore 14.30 – Epifani: "Sì a fiducia, con riforme serve stabilità" – Il Pd confermerà la fiducia al governo, condividendo le proposte di lavoro del premier Letta. Lo ha detto Guglielmo Epifani nelle dichiarazioni che precedono il voto alla Camera. "La nostra -aggiunge l'ex segretario democratico- sin dall'inizio è stata una posizione tesa a dare un servizio al Paese. Per noi c'è un'esigenza di stabilità e un'esigenza di cambiamento. Le due cose stanno insieme. Il Paese ha bisogno di riforme e di un governo le faccia".

14.20 – Brunetta: "Da Letta discorso pessimo e arrogante: è un fantasma" – "Quello del presidente del Consiglio è un discorso pessimo, arrogante, fuori dal mondo. Un discorso sul nulla, in attesa dei diktat di Renzi, in attesa che Renzi riempia il programma di Letta di nuovi contenuti". Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha commentato il discorso del premier a Montecitorio. E continua, durissima, "Letta lei è una fantasma …  vuole la fiducia non su quello che ha fatto ma su quello che non c'è. Oggi, se è valido il rapporto di forza individuato da Renzi, il modello è quello del dettato scolastico". Nessuna fiducia " un governo poggiato su fondamenta malate" conclude.

Ore 12.30 – Bagarre in Aula con il M5S – "Ce la faremo, combatterò come un leone" con queste parole si è conclusa la replica di Enrico Letta in Aula alla Camera dove si discute sul voto di fiducia al governo. Nel suo discorso, molto duro, il Premier si è scagliato  soprattutto contro il deputato del M5S Riccardo Nuti ed ha espresso solidarietà a Davide Faraone, accusato dal capigruppo a 5 stelle di collusione con la mafia. "Dare agli altri dei disonesti in quest'Aula è inaccettabile" ha spiegato Letta tra le urla del M5S e gli applausi del Pd. "I giornalisti dicono quello che piace a voi, o vengono messi alla gogna" ha spiegato il Premier riferendosi di nuovo alla campagna di Grillo contro i giornalisti. "Cosa dovrei fare io, che ogni mattina leggo nei giornali cose strampalate e ingiuste? Ma quello è il mio punto di vista" ha proseguito Letta, aggiungendo "Se un giornalista lede i diritti, ci si rivolge alla magistratura". Letta poi ha ringraziato il NCd "che ha avuto il coraggio di scelte faticose sul piano personale per sostenere il governo" e ricordato che le primarie Pd "dimostrano che la politica è ancora viva in Italia". Dando atto al M5S di avere sollevato il tema del finanziamento pubblico ai partiti Letta però ha tuonato ancora contro i grillini: "Volete che si risolva o continuare ad accusare altri di non risolverlo?"

E' il giorno della prova per la nuova maggioranza parlamentare che appoggia il governo. Come gli aveva chiesto formalmente il Presidente della Repubblica, il Premier Enrico Letta, infatti, oggi è in Parlamento per chiedere una nuova fiducia al suo Esecutivo dopo la divisione del Pdl e la nascita di Forza Italia e del Nuovo Centrodestra. "Sono qui oggi per chiedere un voto di fiducia per un nuovo inizio, con obiettivi realizzabili e tempi certi" ha spiegato il Presidente del Consiglio nel suo discorso alla Camera sul quale chiederà il voto di fiducia. Dopo questo intervento a Montecitorio, nel pomeriggio, il Premier si presenterà anche a Palazzo Madama dove intorno alle 16 chiederà la fiducia dei senatori. Nel suo discorso il Premier ha ribadito la necessità di una stabilità politica ma anche delle riforme da attuare al più presto. "Ho la determinazione a lottare con tutto me stesso per evitare di rigettare nel caos tutto il Paese proprio quando sta rialzandosi: l'Italia è pronta a ripartire ed è nostro obbligo generazionale aiutarla a ripartire" ha sottolineato Letta nel suo intervento in Aula, aggiungendo che seppur "la coalizione è oggi diversa e meno numerosa resta unita e più coesa" perché ci sono le condizioni "per un patto di governo che chiamerò impegno 2014".

Letta si è scagliato poi contro "chi proverà a far saltare il banco", cioè chi proverà a far cadere governo e istituzioni. "Ne risponderà di fronte ai cittadini" ha scandito il Premier attaccando senza nominarlo Beppe Grillo. "Le istituzioni esigono sempre rispetto e a maggior ragione in un tempo amaro in cui si tenta di immiserire questa aula con azioni e parole illegittime che avallano la violenza, mettere all'indice i giornalisti e voler fare macerie della democrazia rappresentativa ed arrivare ad incitare all’insubordinazione le forze dell’ordine" ha dichiarato infatti Letta in riferimento alle ultime parole del leader del M5S. Attacco anche agli antieuropeisti perché "senza la Ue piombiamo nel Medioevo".

Letta infine ha delineato alcuni dei punti in programma nel nuovo Governo. "Per le riforme dobbiamo porci quattro obiettivi: riduzione del numero dei parlamentari; abolizione delle Province dalla Costituzione; fine del bicameralismo perfetto" ha spiegato Letta ricordando anche che la nuova legge elettorale dovrà creare le basi per una democrazia dell'alternanza evitando "un eccesso di frazionamento della rappresentanza che ci condannerebbe all'ingovernabilità".  Letta ha spiegato che il Governo ha già pronto il piano "Destinazione Italia" che venerdì avrà il via libera del Consiglio dei ministri. il Piano prevede "un credito di imposta per la ricerca e fondi per la digitalizzazione delle Pmi"  ma anche "un intervento sul costo dell'energia con una riduzione di 600 milioni sulle bollette". "Nel 2014 completeremo riforma degli ammortizzatori sociali, in un clima di dialogo sociale, andando verso un sistema che privilegi il lavoratore rispetto al posto di lavoro" ha proseguito poi Letta, aggiungendo "L'anno prossimo studieremo la Partecipazione dei lavoratori all'azionariato con una rappresentanza negli organi societari, ne parleremo insieme con aziende e sindacati".

214 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views