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La Grecia chiede 278,7 miliardi alla Germania per i danni della Seconda Guerra Mondiale

Per la prima volta il Parlamento greco ha quantificato i danni provocati dall’occupazione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale: 278,7 miliardi di euro, più di quanti Atene ne dovrebbe restituire all’Unione Europea.
A cura di Davide Falcioni
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La Germania deve alla Grecia 278,7 miliardi di dollari per i danni provocati durante la Seconda Guerra Mondiale. Lo ha dichiarato il viceministro dell'economia di Atene Dimistris Mardas, intervenendo in Parlamento sulla questione dei risarcimenti dovuti all'occupazione nazista della Gracia da parte della Germania. Il calcolo è stato effettuato da un'apposita commissione parlamentare e comprende anche 10,3 miliardi di euro di "prestito forzoso" preteso dalle forze d'occupazione tedesche. Va sottolineato come la somma richiesta dalla Germania alla Grecia per i prestiti ottenuti dall'Unione Europea durante gli ultimi anni di crisi economica sono è stata sensibilmente più bassa: 240 miliardi di euro.

Per la prima volta, dunque, il governo guidato da Alexis Tsipras ha quantificato ufficialmente il credito che la Grecia detiene nei confronti di Berlino. Lo scorso 8 febbraio il primo ministro definì la richiesta delle "riparazioni di guerra" come un obbligo storico. In realtà la quantificazione del debito tedesco nei confronti della Grecia ha ragioni strettamente politiche. Non è un mistero, infatti, che Tsipras intenda chiedere alle istituzione europee una ridiscussione del debito, considerando che una grossa fetta dei prestiti ottenuti sono serviti a "salvare" istituti bancari privati.

Il precedente a cui si appella il governo di Atene è proprio quello riguardante la Germania, che il 27 febbraio 1953 – al termine di una lunga trattativa – firmò il London Debt Agreement, un trattato con 21 paesi (tra questi anche la Grecia e l'Italia) che prevedeva la parziale cancellazione del debito accumulato tra la prima e la seconda guerra mondiale. La parte che Berlino avrebbe dovuto pagare venne invece dilazionata su 30 anni. Ebbene, Atene da circa due mesi insiste sulla richiesta di ottenere dei risarcimenti da parte della Germamia, colpevole – a detta dell'esecutivo di Tsipras – di non aver mai ripagato i danni alle infrastrutture danneggiate e i risarcimenti per i crimini di guerra commessi, oltre al prestito forzoso di 10,3 miliardi di euro.

Il mese scorso il ministro della Giustizia del governo Greco avvisò Angela Markel di essere pronto a dare esecuzione a una sentenza della Corte Suprema del 2000 che autorizzava le autorità elleniche al sequestro dei beni tedeschi quale forma di risarcimento delle atrocità perpetrate dai nazisti durante i quattro anni di occupazione.

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