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19 Maggio 2025
19:00

Quanto può camminare un cane anziano? Come gestire le passeggiate senza affaticarlo

Con l'avanzare dell'età, anche le passeggiate con il nostro cane anziano avranno bisogno di essere ricalibrate in base alle sue esigenze e alle sue possibilità. Le sue zampe e la sua energia non sono più quelle di un tempo e dobbiamo imparare ad ascoltarlo e a seguire i suoi nuovi ritmi.

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Con un cane anziano anche le passeggiate, naturalmente, devono adattarsi ai suoi nuovi bisogni e ritmi

Gli ultimi anni di vita di un cane rappresentano spesso il momento più difficile della relazione. L'invecchiamento purtroppo è inevitabile e arriva sempre troppo presto, ma non per questo significare rinuncia. Anche quando il nostro cane entra nell'ultima fase della sua vita, non dobbiamo abbandonare i momenti e le attività da fare insieme, semplicemente dobbiamo ricalibrarli. E anche le passeggiate, naturalmente, dovranno adattarsi ai suoi nuovi bisogni e ritmi.

Lui non avrà più la forza e l'energia di un tempo e dobbiamo quindi iniziare a considerare la routine non più come un'abitudine fissa, ma come una forma di ascolto. Perché un cane anziano ci parla ancora e lo fa con il passo, con le soste, con lo sguardo che si sofferma su di noi. La vera sfida è proprio questa: restare al suo fianco anche quando il ritmo cambia. Questo significa non solo considerare le esigenze generiche che inevitabilmente riguardano tutti i cani anziani, ma anche quelle specifiche del nostro amico.

Cosa succede a un cane anziano

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Ogni cane è diverso da un altro, anche nell’anzianità

Il cane anziano è, prima di tutto, un individuo. Unico. Ci sono naturalmente alcuni tratti comuni che possiamo aspettarci col passare degli anni. L'andatura si fa più lenta, i muscoli perdono tono, le articolazioni diventano meno flessibili. Alcuni sviluppano patologie come l'artrosi, altri perdono progressivamente la vista o l'udito. Alcuni mantengono una buona autonomia anche oltre i 10 anni, altri iniziano invece iniziano a rallentare già a 8. La razza, la taglia, la genetica, ma anche la storia personale, i traumi e lo stile di vita, giocano un ruolo fondamentale.

Un Labrador di dieci anni non sarà mai uguale a un Chihuahua della stessa età. E un meticcio che ha vissuto in campagna e all'esterno, non sarà identico nei bisogni e negli acciacchi a chi invece ha vissuto tutta la vita in appartamento. Dunque, quando si parla di cani anziani, dobbiamo parlare sempre al plurale. La diversità nelle razze, nella struttura del corpo, nella genetica e nello stile di vita, influenzano inevitabilmente anche problemi, patologie, esigenze, bisogni e le conseguenze inevitabili della terza età.

Quanto deve camminare il cane anziano?

Per tutti questi motivi, non esiste quindi una regola fissa, ma possiamo provare a tracciare qualche linea guida. In media, una passeggiata di 15-30 minuti al giorno, suddivisa in due o tre uscite, è spesso sufficiente per un cane anziano in buona salute. Naturalmente, per i soggetti molto anziani o con difficoltà motorie o patologie evidenti, anche 10 minuti possono bastare, purché siano ben distribuiti e rispettino le sue specifiche esigenze. L'obiettivo non deve essere "stancarlo", ma mantenerlo attivo.

La camminata ha lo scopo di stimolare la mente, favorire la mobilità articolare e sostenere il tono muscolare. È un'attività cognitiva, prima ancora che fisica, soprattutto per un cane anziano che affronta inevitabilmente piccoli o grandi problemi fisici. E, come detto in apertura, dobbiamo imparare ad ascoltarlo senza forzarlo. Se il nostro cane si ferma spesso, se rallenta o cerca l'ombra, ci sta dicendo che ha bisogno di una pausa. In questi casi, è meglio accorciare il percorso e godersi il tempo insieme, anche solo stando fermi a guardare il mondo intorno a noi.

Qual è il momento migliore per una passeggiata con il cane anziano?

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Con un cane anziano, meglio evitare le ore più calde e affollate, soprattutto in estate, ma dobbiamo stare attenti anche al freddo

Oltre che nella durata e nell'intensità, probabilmente dobbiamo anche riconsiderare il quando. Il caldo può essere infatti un nemico silenzioso, soprattutto per i cani anziani. Il loro organismo non riesce più a termoregolare con la stessa efficienza e il rischio di colpi di calore e problemi respiratori aumenta sensibilmente. Le prime ore del mattino o il tardo pomeriggio, quando il sole si abbassa e l'asfalto è più fresco, sono i momenti migliori. Soprattutto in estate, evitare le ore centrali diventa quindi un imperativo.

Ma anche d'inverno bisogna fare attenzione. I cani anziani sono più sensibili anche al freddo e può essere utile coprirli con un cappottino leggero, soprattutto se hanno perso massa muscolare, e proteggere le zampe dai pavimenti gelati. Allo stesso tempo, se viviamo in città può essere meglio evitare anche i momenti più caotici, quando le strade e i marciapiedi sono più affollati. Anche il silenzio può aiutare a rendere la sua passeggiata un momento di relax e non una fatica stressante.

Come comportarsi con un cane anziano durante le passeggiate

Come già anticipato, non esistono regole universali sul come affrontare una passeggiata con un cane anziano. Molto dipende dai suoi acciacchi, da eventuali patologie e dalla sue specifiche esigenze. Tuttavia, sicuramente dobbiamo rallentare il passo. Non bisogna avere fretta e occorre seguire il suo ritmo. Le sue zampe non sono più quelle di un tempo, ma il suo desiderio di esplorare è sicuramente ancora vivo e forte. Le soste per annusare saranno però probabilmente più lunghe e frequenti e dobbiamo lasciargli tutto il tempo di cui ha bisogno.

Un altro accorgimento che probabilmente dobbiamo prendere in considerazione è cercare di semplificare il percorso. Scegliamo superfici e terreni più regolari e pianeggianti, meglio se erbosi, e che non lo costringano a "saltare". Le scale, i marciapiedi, i piccoli dislivelli e i sentieri scoscesi possono diventare ostacoli enormi per un cane anziano, soprattutto se di piccole dimensioni o con le zampe corte. Se ci troviamo in una zona sicura, magari immersa nel verde, possiamo anche lasciarlo libero, ma sempre sotto attenta supervisione.

Vale per qualsiasi cane in realtà, ma con uno anziano ancora di più: facciamo attenzione ai segnali che ci manda. Se si siede spesso, se non vuole camminare, se si lecca le zampe o appare visibilmente stanco o disorientato, allora è il momento di rientrare. Portiamo sempre con noi l'acqua, anche per le uscite brevi, soprattutto in estate. Infine, non trascuriamo il tempo a casa. Stare insieme sul divano o accanto alla sua cuccia, anche senza fare nulla, per lui è molto importante. È anche nella lentezza del riposo che vorrà averci al suo fianco.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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