Bitsy, una gattina nata con sei zampe, sembrava avere una sorte nefasta ma la vita le ha riservato un futuro sereno e ora vive con la sua famiglia d'adozione.
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La sua storia arriva da Edmonton, una città canadese nella provincia di Alberta. La gattina era stata trovata in strada dai volontari dell'associazione "Fuget me not" che hanno anche un rifugio in zona in cui ospitano animali in cerca di adozione. A differenza di altri casi di recupero, però, Bitsy a maggior ragione non poteva passare inosservata per la presenza appunto di due zampe in più che le portavano anche un dolore fortissimo.
"Verso la fine di aprile, siamo stati contattati da un'ex adottante molto preoccupata per un gatto che era comparso nel suo giardino e sembrava essere in difficoltà mediche. Quando ha detto che il gatto aveva delle zampe extra che spuntavano da un lato, ho pensato subito ‘non è possibile'", ha dichiarato a People Christine Koltun, fondatrice della struttura.

La gattina, dell'età di soli due mesi, è stata immediatamente portata al Windermere Veterinary Hospital di Edmonton, dove i veterinari che l'hanno visitata hanno diagnosticato un caso molto raro di fetus in fetu, ovvero un'anomalia embrionale in cui un gemello viene assorbito nell’altro durante lo sviluppo uterino.
Una delle tre delle zampe in più di Bitsy, in particolare, era posizionata in senso contrario mentre le altre due risultavano connesse alla presenza interna di un secondo bacino che sarebbe dovuto appartenere al fratello mai nato. Unica soluzione per dare una speranza di vita senza dolore e per consentirle di camminare e vivere normalmente era solo quella di procedere con un delicato intervento chirurgico.
"Era evidente che soffriva – ha spiegato Koltun – Si vedeva chiaramente che aveva difficoltà a muoversi, si affaticava facilmente. Le sue zampe extra non solo non le servivano, ma la ostacolavano".
L’operazione per eliminare gli arti in più è durata due ore ed è stata eseguita al Windermere Veterinary Hospital. Le zampe del gemello inglobato e il bacino sono stati rimossi. A pochi giorni dall'intervento chirurgico, la gatta ha iniziato a muoversi e a manifestare segni di ripresa come mangiare con appetito, interessarsi ai giochi e interagire anche con le persone.
Ad adottare Bitsy è stata la responsabile amministrativa del Windermere Veterinary Hospital, Mackenzie Sawatzky. Dopo aver seguito da vicino tutte le delicate fasi dell'intervento e del post operatorio, la donna ha deciso di portarla a casa con sé.
Il caso di questa gatta è uno dei rarissimi esempi documentati in medicina veterinaria di fetus in fetu, una condizione di cui esistono pochissime segnalazioni anche in ambito umano. Si stima che colpisca 1 individuo ogni 500 mila. Il gemello, definito "parassita", non si sviluppa completamente ma può generare diverse parti del corpo come gli arti, la colonna vertebrale e anche il bacino, proprio come accaduto per Bitsy. Solitamente però è privo di organi vitali come cuore e cervello.