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Un cane spunta tra le macerie, viene soccorso e poi portato via dalla distruzione, in braccio a una persona. E' la notte tra il 13 e il 14 giugno, Tel Aviv è sotto bombardamento: è la risposta iraniana a colpi di missili balistici dopo l'attacco di Israele al paese avvenuto tra giovedì e venerdì.
Il video del salvataggio di quello che sembra un mix tra un Golden Retriever e un Husky sta girando tantissimo sui social, pubblicato online dal giornalista israeliano Bar Peleg su X. Le immagini sono diventate virali, dopo che l'uomo ha raccolto la testimonianza durante l'intervento dei Vigili del Fuoco che sono accorsi nelle zone della città colpite.
La guerra non risparmia nessuno, del resto, e ancora una volta a rimetterci sono anche le altre creature viventi che ovunque pagano le incomprensioni tra esseri umani che degenerano in stragi e devastazioni.
Il recupero della cagna di Tel Aviv è andato a buon fine. Il cane, secondo quanto si legge dai media locali, sta ricevendo assistenza veterinaria e si sta cercando la sua persona di riferimento.
Ma queste immagini ci fanno vedere che l'orrore della guerra non è qualcosa che colpisce solo la nostra specie. La postura del cane, il suo affidarsi all'essere umano con le orecchie basse ma lo sguardo di chi ancora non sa cosa sia successo, ci dice molto su quanto il nostro modo di stare su questo Pianeta continua ad influenzare in maniera determinante la vita e la morte, nella maggior parte dei casi, di tutti coloro che vi abitano.