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Il pappagallo Gino riportato a casa dopo 7 anni: come ha fatto a vivere in libertà

Dopo 7 anni di vita in libertà, il pappagallo cenerino Gino è tornato a casa grazie al suo anello di marcatura. Scomparso nel 2018 in Lombardia, è stato ritrovato nel 2025 e riconsegnato dai Carabinieri forestali alla persona con cui viveva. Intelligente e adattabile è riuscito a sopravvivere da solo nonostante fosse nato in cattività.

9 Giugno 2025
13:27
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Gino nel rifugio Enpa

Il pappagallo cenerino Gino, scomparso nel 2018 dalla sua casa in Lombardia, è stato rintracciato dopo 7 anni di vita in città. Grazie alla presenza di un anello di marcatura è stato identificato e riportato dalla persona che lo deteneva regolarmente prima della fuga.

La storia del pappagallo Gino: torna a casa dopo essere scomparso per 7 anni

Gino era stato preso nel 2005 e fino al 2018 ha sempre vissuto con il suo umano. Quell'anno però è scomparso senza lasciare traccia, almeno fino al marzo 2025 quando un privato ha contattato i volontari della sezione di Monza dell'Enpa comunicando di aver ritrovato un pappagallo dalla coda rossa, un animale che evidentemente non aveva nulla a che fare con la fauna lombarda. Il colore del piumaggio del pappagallo cenerino (Psittacus erithacus), come si intuisce dal nome è di varie tonalità di grigio ma possiede anche alcune penne della coda di colore rosso molto acceso.

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L’animale è stato subito accolto dall'associazione, molto attiva sul territorio regionale, la sua voliera infatti per diverso tempo è rimasta negli uffici del rifugio e ha fatto pienamente parte della vita quotidiana dei volontari che lo avevano soprannominato Babu. "Era molto diffidente nei confronti delle persone – spiegano a Fanpage.it dall'Enpa di Monza e Brianza – Però amava molto ballare e cantare. Se un volontario metteva la musica ballava andando su e giù nella voliera".

Successivamente è arrivato nelle mani dei Carabinieri forestali di Milano i quali grazie all'anello di marcatura – uno strumento che permette di risalire all'identità dei volatili sia selvatici che nati in cattività – sono riusciti a contattare l'allevamento di Milano in cui Gino era nato nel 2004.

L’allevatore ha quindi indirizzato i militari alla persona che aveva preso Gino nel 2005 e proprio a lui è stato finalmente restituito. I pappagalli possono vivere anche fino a 70 anni, questo significa che Gino e l'umano trascorreranno ancora molti decenni insieme, sempre se non ci saranno altre fughe.

Come ha fatto il pappagallo cenerino a sopravvivere da solo

Il pappagallo cenerino (Psittacus erithacus) è una specie classificata come a rischio di estinzione dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Questa specie è molto apprezzata dalle persone e sempre più diffusa in cattività perché si tratta di uno dei pappagalli più chiacchieroni al mondo.

I pappagalli sono tra gli animali da compagnia più diffusi al mondo, ma rimangono animali selvatici e come tali non dovrebbero vivere in casa. Sono uccelli intelligenti e sociali che vivono in gruppi complessi che interagiscono costantemente con l'ambiente. Tenerli rinchiusi significa spesso condannarli a vivere in solitudine e in condizioni pessime, talvolta vengono usati anche come attrazione per i turisti dagli ambulanti delle grandi città.

Probabilmente Gino è riuscito a sopravvivere tanto a lungo da solo grazie alla sua intelligenza e adattabilità, ma anche perché rispetto ad altri pappagalli di dimensioni ridotte come gli Inseparabili, non è stato predato da nemici come i gabbiani, cosa che invece può avvenire con uccelli decisamente più piccoli.

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