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Le fusa dei gatti sono spesso un segnale di benessere e servono per rafforzare i legami e nella comunicazione con noi e tra madre e figlio. Quel suono vibrante ci rilassa, ci fa sorridere, ma se è vero che spesso è un segnale di piacere, conforto e fiducia, non bisogna dimenticare che in alcuni casi può nascondere qualcosa di molto diverso. I gatti, infatti, fanno le fusa anche quando non stanno bene.
È un comportamento che può sorprendere chi non conosce a fondo la comunicazione felina, ma che ha precise motivazioni etologiche e fisiologiche. Capire cosa ci stanno dicendo in quei momenti è quindi fondamentale per accorgerci in tempo di un possibile disagio, di un dolore o di una malattia. Vediamo allora perché un gatto che non sta bene può fare le fusa, come distinguere questi segnali e cosa possiamo fare per aiutarlo.
Cosa vuole comunicare il gatto quando sta male e fa le fusa
Le ragioni per cui un gatto fa le fusa anche quando è malato o sofferente non sono ancora del tutto chiarito, ma ci sono diverse teorie e ipotesi che si completano a vicenda. La prima è legata al conforto personale: le fusa potrebbero essere un modo per il gatto di autolenirsi, cioè calmarsi da solo in una situazione di stress, dolore o paura. Un po' come quando sia i mici che soprattutto i cani, si leccano in continuazione e in maniera eccessiva per cercare conforto.
Le fusa, in questo caso, diventano un meccanismo di coping, un modo per affrontare il malessere o un disagio emotivo. Un'altra ipotesi affascinante riguarda la funzione biologica delle fusa stesse. Alcuni studi hanno osservato che le vibrazioni prodotte dal corpo del gatto durante le fusa – comprese tra i 25 e i 150 Hertz – potrebbero persino avere un effetto terapeutico, favorendo la rigenerazione dei tessuti, la guarigione delle fratture e la riduzione del dolore.
In questo senso, il gatto potrebbe fare le fusa anche come risposta fisiologica a una lesione fisica o a una malattia interna, come se il suo corpo tentasse di accelerare la guarigione. Infine, c'è poi la dimensione comunicativa. Le fusa possono servire a trasmettere un messaggio a chi è vicino: "Non rappresento una minaccia, sto male, stami vicino". È una richiesta di supporto e attenzioni, che è stata osservata anche negli ultimi istanti della loro vita, come se cercassero conforto e vicinanza.
Come capire se il gatto è malato dalle fusa

Distinguere le fusa "positive" da quelle che possono indicare un possibile malessere non è facile, ma ci sono altri segnali a cui fare attenzione. Il contesto, l'individualità, le abitudini e il comportamento generale del gatto sono come sempre fondamentali. Un gatto che fa le fusa, ma non mangia o lo fa meno del solito, non beve, si nasconde, evita o al contrario cerca insistentemente il contatto, ha uno sguardo spento ed è poco attivo o miagola con insistenza o in modo diverso dal solito potrebbe star esprimendo sofferenza.
Anche il tono e il ritmo delle fusa possono essere un segnale che qualcosa non va. Se sono più deboli, più lente o insolite rispetto a quelle abituali, potrebbero essere un segnale da non ignorare. Da sole, tuttavia, le fusa non bastano. Conoscere e osservare il gatto nella sua quotidianità è il modo migliore per cogliere questi cambiamenti. Ogni micio ha il suo "stile" comunicativo, e solo conoscendolo bene e raccogliendo anche altri segnali e comportamenti anomali si può notare davvero quando qualcosa non va.
Come tranquillizzare il gatto che sta male
Se notiamo che il nostro gatto è a disagio, spaventato o non sta bene e fa le fusa, il primo passo è sempre quello di consultare il proprio veterinario, soprattutto se il comportamento è accompagnato da altri sintomi fisici o cambiamenti improvvisi del comportamento. nel frattempo, possiamo però aiutarlo a tranquillizzarlo, standogli vicino per farlo sentire più al sicuro. la prima cosa da fare è creare un ambiente calmo, silenzioso e protetto. I gatti che non stanno bene cercano spesso posti appartati per stare da soli, ma rimaniamo presenti.
Evitiamo inoltre movimenti bruschi e manipolazioni eccessive e non necessarie. Se il micio prova dolore e si sente più vulnerabile, ogni tocco può essere per lui fastidioso o stressante. Parlare a voce bassa e rassicurarlo, può aiutare. Sebbene i felini vengano spesso considerati "freddi" e distaccati, anche loro hanno bisogno del nostro conforto emotivo. Controlliamo che abbia acqua fresca e accesso alla lettiera, ma non forziamolo a mangiare o muoversi, se non vuole.
Naturalmente, mai somministrare farmaci umani o rimedi fai-da-te senza il consenso del nostro veterinario: anche un piccolo errore può essere estremamente pericoloso. Infine, non dimentichiamolo mai: il gatto è un animale molto discreto nel mostrare sofferenza, disagio e dolore. Quando si fa sentire – anche attraverso le fusa – è perciò un messaggio spesso molto importante. Sta a noi imparare ad ascoltarlo, anche quando il suono ci ricorda i momenti piacevoli e di relax trascorsi insieme.