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9 Maggio 2025
8:53

“Il dominio sulla natura non deve essere dispotico”: la posizione di Papa Leone XIV su animali e ambiente

Leone XIV, già missionario in Perù, segue la scia ecologista di Papa Francesco con particolare attenzione alla giustizia climatica. In interviste rilasciate quando era cardinale denuncia l'impatto del cambiamento climatico sui più vulnerabili e promuove l'installazione di pannelli solari e auto elettriche in Vaticano.

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Papa Leone XIV

"Il dominio sulla natura delegato da Dio all'uomo non deve essere dispotico. L'uomo è un amministratore che deve rendere conto del suo operato in un rapporto di reciprocità con l'ambiente". Queste le parole rilasciate nel 2024 da Robert Francis Prevost al sito web Vatican News. Il nuovo Papa, salito al soglio Pontificio con il nome di Leone XIV, è originario di Chicago, ma ha trascorso due decenni in Perù dove ha svolto attività missionaria ed è diventato arcivescovo emerito di Chiclayo.

In diverse interviste rilasciate soprattutto quando era cardinale si evince la sua posizione su temi cari al suo predecessore come l'ambiente, il clima e la giustizia sociale.

Chi è Leone XIV, il Papa che parla di ambiente e cambiamento climatico

È stato creato cardinale da Papa Francesco nel 2023, e proprio come il suo predecessore è considerato un progressista, con tutte le contraddizioni insite nell'idea stessa di legare questo termine a una istituzione come la Chiesa. Prevost negli anni precedenti alla suo arrivo a San Pietro si è distinto per le posizioni di apertura nei confronti delle periferie del mondo, a cui ha dedicato gran parte della sua vita sacerdotale, e anche dell'ambiente.

Se Papa Francesco è passato alla storia come un Papa ecologista grazie alla famosa enciclica "Laudato Si'", è possibile che Leone XIV faccia lo stesso appena toccherà a lui, seguendo però una linea maggiormente legata al concetto di giustizia climatica, in difesa delle popolazioni che vivono gli effetti più devastanti del cambiamento climatico nel mondo. Una visione di cui sono spia le diverse dichiarazioni rilasciate in passato agli organi di stampa legati al Vaticano.

Non tutte le popolazioni nel mondo subiscono gli effetti meteorologici estremi in eguale misura. Inondazioni, innalzamento dei mari, acidificazione degli oceani e desertificazione sono fenomeni distruttivi che si verificano con maggiore potenza proprio in quei paesi che meno degli altri hanno un ruolo nella produzione delle emissioni alla base del climate change. Quando era cardinale, Prevost ha dimostrato di esserne consapevole quando ha definito il cambiamento climatico "una sfida" i cui effetti colpiscono le persone più vulnerabili.

Per l'allore cardinale Prevost, la giustizia sociale non poteva che passare attraverso la condanna delle "azioni tiranniche a vantaggio di pochi" in materia di ambiente. Mentre nella veste di Papa ha preferito concentrarsi su un messaggio rivolto alla stretta contemporaneità. Alle 19.23, poco più di un'ora dopo la fumata bianca che alle 18.07 ne aveva annunciato l'elezione, il nuovo Papa si è presentato alla Loggia centrale della Basilica Vaticana: "La pace sia con tutti voi", è stata la sua primissima dichiarazione. E poi le parole che più di tutte resteranno nella storia: "Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente".

Pannelli solari e macchine elettriche: come il nuovo Papa immagina il Vaticano

Che però il Vaticano si prepari ad accogliere significative novità è indubbio, come traspare dalle dichiarazioni rilasciate nel novembre 2024 durante un seminario organizzato il 28 novembre a Roma dalle ambasciate di Cuba, Bolivia e Venezuela e raccolte ancora una volta da Vatican News.

Parlando del deterioramento della crisi ambientale che il mondo sta affrontando, Prevost nella veste di presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina ha messo in guardia gli ascoltatori rispetto alle conseguenze "dannose" della tecnica, e ha ribadito l'impegno della Santa Sede per la tutela dell'ambiente. Tra gli esempi portati in tal senso figuravano anche l'installazione di pannelli solari in Vaticano e la transizione ai veicoli elettrici. Definiti come un modo di un passare "dalle parole ai fatti" in tema di cambiamento climatico.

Queste dichiarazioni, però, per quanto forti, non indicano che siamo davanti a un Papa ambientalista, esattamente come Papa Francesco non era un pontefice animalista.

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