UN PROGETTO DI
6 Novembre 2025
15:51

Il caso del “Diario Amico”, il racconto di una bambina sulle mucche degli allevamenti. La scuola: “Non lo ritireremo”

Nel Verbano Cusio Ossola scoppia il caso del Diario Amico 2025/2026, contenente il racconto di una 12enne sulle mucche ribelli contro gli allevamenti. Il diario ha diviso l’opinione e attirato le proteste delle associazioni di allevatori per il messaggio antispecista.

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Un diario scolastico è al centro di un vero e proprio caso mediatico nel Verbanio Cusio Ossola, in Piemonte, e con il passare delle settimane sta diventando una vicenda di rilievo nazionale. La pietra dello scandalo è il Diario Amico 2025/2026, e in particolare il racconto “Blog in Val Formazza Miaoo!!” che racconta la ribellione di un gruppo di mucche all'interno di una fattoria.

Il Diario è stato pensato per favorire l’apprendimento scolastico di bambini e ragazzi affetti da disturbi specifici dell'apprendimento, ma ben presto il messaggio antispecista di uno dei racconti contenuti quest'anno ha travalicato le pagine interessando una grande quantità di detrattori e di sostenitori, i quali ne stanno chiedendo rispettivamente il ritiro e la distribuzione in due distinte petizioni su Change.org.

L'ultimo sviluppo si è verificato mercoledì 5 novembre con un tavolo istituzionale di lavoro organizzato dall’Ufficio Scolastico del Verbano Cusio Ossola al quale hanno preso parte sia i rappresentanti di Coldiretti che delle associazioni di allevatori e agricoltori locali.

L'Ufficio scolastico: "È stato un errore, ma non ritireremo il diario"

A seguito dell'incontro di mercoledì 5 novembre organizzato dall’Ufficio scolastico, i dirigenti e tutti i rappresentanti del mondo scolastico hanno ammesso che includere la storia nel Diario è stato un errore: "La scuola non si è occupata di scegliere il racconto di quest’anno, ma ha ospitato la storia vincitrice del premio Leggere le Montagne di Ars.Uni.VCO. Il nostro errore è stato quindi di accogliere automaticamente il racconto vincitore all’interno del Diario amico, ma è stato commesso in assoluta buona fede".

Tuttavia, nella nota è specificato che il diario non verrà ritirato in quanto una volta acquistato e pagato è diventato proprietà privata degli studenti: "Togliendo il racconto rischieremmo di esporre inutilmente l’autrice della storia, la cui libertà di espressione difenderemo sempre e comunque. Ciò detto non intralceremo neppure la libertà degli alunni e delle loro famiglie di rimuovere le pagine dal diario, libertà di cui riconosciamo la legittimità".

Cosa è successo e perché ci sono due petizioni pro e contro il Diario Amico

È bastato il disegno di un gruppo di mucche che protestano al grido di “non sfruttateci” e “No allevamenti intensivi”, oltre a "W i vegetali" e "W la frutta" per attirare l'attenzione dall’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali che ne ha chiesto il ritiro dalle scuole del Verbano Cusio Ossola.

Il disegno incriminato è contenuto all'interno del racconto realizzato da una studentessa di 12 anni di Baveno vincitore di un concorso indetto dall'Ufficio Scolastico Territoriale il cui premio consisteva proprio nella pubblicazione sulle pagine del Diario Amico.

Il contenuto però non è proprio andato giù all'Associazione Tutela Rurale che in un comunicato denuncia: "È vergognoso che lo stato promuova, attraverso il Ministero dell’istruzione il lavaggio del cervello degli alunni della scuola primaria e del primo ciclo della secondaria. Come hanno fatto? Hanno utilizzato i mezzi più subdoli: si fanno partecipare i ragazzi a un concorso dove si presentano dei racconti scritti da loro".

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L’Associazione Tutela Rurale ha avviato una petizione per chiedere il ritiro del diario dalle scuole

E la petizione rivolta ai genitori per chiedere il ritiro del diario rincara: "Noi riteniamo i suddetti contenuti offensivi per la categoria degli allevatori e per tutti coloro che non abbracciano uno stile di vita vegetariano o vegano. Tutto questo è profondamente diseducativo per i nostri figli che hanno diritto di crescere ricevendo le corrette informazioni che saranno la base, in futuro, per sviluppare liberamente e coscientemente le proprie opinioni e scelte". Al 6 novembre, però, è stata supportata solo da 1.152 persone, mentre la petizione che chiede che il diario non venga ritirato ha ricevuto quasi 17 mila firme.

"Allevare animali significa approfittarsi della loro presenza sulla terra per ottenere qualcosa a proprio vantaggio, e nessuna creatura poi spedita al macello lo merita – si legge – È stata avviata una petizione affinché Diario Amico venga ritirato: lo troviamo un gesto prevaricatorio che limita la libertà di espressione di chi attua dissenso a favore della vita. Con questa contro-petizione chiediamo che DIARIO AMICO non venga ritirato e che possa continuare ad accogliere testi empatici di cui l'umanità ha estremo bisogno".

A sostegno di questa istanza è intervenuta anche la Lav, tra le maggiori associazioni di tutela animale in Italia attraverso Giacomo Bottinelli, responsabile Ufficio A Scuola dell'associazione: "Il Diario Amico offre una chiave di lettura dalla parte degli animali che infrange la narrazione dominante e dà ad alunni e alunne l’opportunità di riflettere sul grave sfruttamento che si nasconde dietro la facciata delle produzioni animali. È bene che il mondo scolastico apra una seria riflessione su quanto i nostri insegnamenti siano condizionati dal sistema produttivo dell’allevamento e su quanto invece dovremmo emanciparci da questa prospettiva per il bene degli animali e dell’ambiente, oltre che per la salute".

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