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Dare il pane ai conigli è un'abitudine molto diffusa. L'idea alla base è che, essendo animali abituati a rosicchiare tutto il giorno, possano beneficiare di un pezzo di pane duro per limare i propri denti e soddisfare così il loro bisogno di sgranocchiare. Tuttavia, sebbene piccole quantità di pane non rappresentino un grosso problema per i conigli domestici, questo alimento processato è poco adatto alla loro dieta e in grandi quantità, o se dato di regolarmente, può causare diversi problemi di salute.
Il pane, infatti, è molto povero di fibre e ricco invece di amidi e carboidrati, una combinazione che può alterare l'equilibrio digestivo del coniglio e portare a una serie di disturbi legati a una cattiva alimentazione. Anche se molti pensano che un pezzo ogni tanto non faccia poi così male, sarebbe sempre meglio evitarlo: che sia bianco, integrale, secco o morbido, non rientra tra gli alimenti più adatti per questi piccoli animali e ci sono alternative molto più sicure da offrire ai nostri conigli.
Perché il pane fa male ai conigli: i rischi per la salute

I conigli hanno un sistema digestivo molto delicato, progettato per elaborare grandi quantità di fibre provenienti soprattutto da foglie, verdure ed erba. Il pane, invece, è un alimento altamente trasformato, con un elevato contenuto di amidi e zuccheri che il coniglio non è in grado di gestire correttamente. Se mangiato regolarmente, in grandi quantità e senza un'adeguata integrazione, può anche causare problemi di salute molto seri:
- Malnutrizione: il pane non contiene le fibre e i nutrienti essenziali per il coniglio, che ha bisogno di un'alimentazione bilanciata e variegata per mantenersi in salute.
- Aumento di peso e obesità: i carboidrati presenti nel pane favoriscono l'accumulo di grasso, soprattutto nei conigli domestici che vivono in casa e che fanno meno esercizio fisico rispetto ai loro simili in natura.
- Problemi digestivi: il pane può anche fermentare all'interno dello stomaco dell'animale, causando gonfiore, dolore e difficoltà digestive.
- Squilibrio della flora batterica intestinale: i carboidrati semplici favoriscono la proliferazione di batteri nocivi, alterando il delicato equilibrio del microbiota intestinale del coniglio.
- Problemi ai denti: contrariamente a quanto si pensa, il pane secco non aiuta a limare i denti, poiché si ammorbidisce con la saliva e non offre la resistenza necessaria per l'usura dentale.
Cosa dare da mangiare al coniglio: gli snack che possono sgranocchiare

Per garantire quindi una vita sana e longeva al proprio coniglio, è fondamentale evitare il pane e scegliere alternative più sicure e nutrienti. In commercio ne esistono tante, da valutare naturalmente sempre insieme al nostro veterinario di fiducia. Se poi il nostro obiettivo è offrire al coniglio qualcosa da sgranocchiare, ci sono molte alternative più sicure e adatte da integrare a una dieta che deve essere bilanciata e variegata e soprattutto non esclusivamente composta da mangimi e pellet:
- Fieno: è l'alimento principale per i conigli e deve essere sempre presente nella sua dieta. Ricco di fibre, favorisce la digestione e aiuta a mantenere i denti sani.
- Verdure fresche: possono essere offerte in piccole quantità, privilegiando quelle a foglia verde come lattuga, cicoria, sedano e radicchio.
- Pellet specifici per conigli: si tratta di un complemento alla dieta che garantisce un apporto bilanciato di nutrienti, purché siano di alta qualità e privi di cereali e zuccheri aggiunti.
- Legno naturale: i conigli amano e devono rosicchiare. Possiamo farglielo fare mettendo a loro disposizione rami e pezzi di legno sicuri come salice, melo o nocciolo. È importante evitare legni trattati chimicamente o resinosi, come quelli delle conifere, ovvero pini e abeti. Esistono in commercio legnetti appositamente preparati per i conigli.
Scegliere gli alimenti giusti per il proprio coniglio significa garantirgli una vita più lunga e in salute, evitando malnutrizione, problemi digestivi o aumento di peso. Anche se il pane può sembrare un'opzione innocua e sicura, è sempre meglio puntare su alimenti più naturali, meno processati e ricchi di fibre, quelli che il coniglio mangerebbe anche in natura. E il pane di certo non cresce sugli alberi o nel terreno.