UN PROGETTO DI
15 Novembre 2025
11:04

Come aggiungere le fibre all’alimentazione del cane: come farlo e perché è importante

Le fibre aiutano il cane a digerire meglio, regolano le feci e sostengono il microbiota. Alimenti come verdure, frutta, cereali e psillio aiutano a integrarle e migliorano salute e intestino.

Immagine
Il cane ha bisogno anche di fibre per garantire il corretto funzionamento del microbiota

Le fibre sono una componente importante dell'alimentazione del cane, anche se spesso vengono considerate un dettaglio marginale. In realtà, svolgono un ruolo essenziale soprattutto nel mantenimento della salute intestinale, nonostante siano sostanze che il cane non può digerire. In una dieta equilibrata rappresentano solo una piccola percentuale della razione giornaliera, in genere tra il due e il cinque per cento, ma è proprio questa piccola parte a garantire il corretto funzionamento del microbiota, cioè l'insieme dei batteri che vivono nell'intestino e che contribuiscono alla digestione, alla regolazione immunitaria e al benessere complessivo dell'apparato digerente.

La quantità di fibre di cui un cane ha bisogno dipende anche dal tipo di dieta e, naturalmente, dalle esigenze del singolo individuo, ma in generale integrarle nella sua dieta quotidiana non è troppo complicato: mele, carote, piselli, patate, cereali integrali o piccole quantità di legumi possono aiutare a raggiungere il fabbisogno necessario. Anche ingredienti come lo psillio, usato spesso in veterinaria per la sua efficacia, sono un'opzione pratica e sicura.

Ma prima di capire come aggiungerle, conviene chiedersi perché queste sostanze "indigeribili" siano così importanti per un carnivoro opportunista domestico.

Quali sono i benefici delle fibre per il cane

Immagine
Le fibre servono soprattutto a nutrire il suo microbiota e a contribuire all’equilibrio dell’intestino

Le fibre non sono tutte uguali. Esistono fibre solubili e fibre insolubili, e ciascun tipo ha effetti molto diversi sull'intestino del cane. Le fibre solubili, per esempio, hanno la capacità di assorbire acqua e trasformarsi in una sorta di gel che idrata e ammorbidisce le feci. Questo è particolarmente utile nei cani che soffrono di stipsi o che tendono a evacuare feci troppo dure, che possono causare dolore e irritazione.

Allo stesso tempo, le fibre solubili favoriscono il senso di sazietà, il che le rende utili nei cani in sovrappeso, e contribuiscono a stabilizzare la glicemia, un aspetto fondamentale soprattutto nei soggetti diabetici. L'unico limite è che, rallentando il transito intestinale, possono favorire fenomeni fermentativi e quindi provocare gas o gonfiore.

Le fibre insolubili, al contrario, accelerano il passaggio del cibo nell'intestino, aumentano la massa fecale e danno una sensazione di pienezza legata più al volume del pasto che al reale apporto energetico. Sono fibre che fermentano molto poco e risultano preziose nei cani che soffrono di eruttazioni o flatulenze frequenti. Tuttavia, se assunte in quantità eccessive, possono interferire con l'assorbimento dei nutrienti, diventando veri e propri fattori anti-nutrizionali.

I veterinari esperti in nutrizione spesso sottolineano però anche alcuni aspetti importanti sul valore nutritivo delle fibre. Pur trovandosi in frutta e verdura, non rappresentano una fonte significativa di vitamine o minerali per il cane. Le pareti cellulari delle piante sono difficili da rompere per un carnivoro, e quindi molti dei nutrienti rimangono "intrappolati" e non vengono assorbiti.

Lo scopo delle fibre non è quindi nutrire direttamente il cane, ma nutrire il suo microbiota e contribuire all'equilibrio dell'intestino.

Gli alimenti ricchi di fibre da inserire nella dieta del cane

Immagine
Tra gli alimenti ricchi di fibre ci sono frutta, cereali, verdure e ortaggi, come le carote

Aggiungere fibre alla dieta del cane vuol dire scegliere gli alimenti giusti e capire che tipo di effetto avranno sul suo intestino. Alcuni cibi sono particolarmente ricchi di fibre solubili, come le mele, le carote cotte, i piselli, le patate e alcuni cereali decorticati come l'orzo. Lo psillio, un seme molto usato anche in nutrizione veterinaria, è una fonte concentrata di fibre solubili ed è apprezzato perché basta aggiungerne pochissima quantità per ottenere un effetto benefico, senza alterare il gusto del pasto.

Ci sono poi altri alimenti che sono invece ricchi di fibre insolubili. Fra questi troviamo le verdure crude e più coriacee come la cicoria, il finocchio, il sedano e le carote crude, oltre ai cereali integrali non decorticati. La crusca, spesso utilizzata come integratore di fibra, è meglio evitarla secondo alcuni veterinari esperti in nutrizione: se usata in modo improprio e in maniera eccessiva può interferire con l'assorbimento di nutrienti importanti.

Esistono anche fonti di fibra di origine animale, meno conosciute, ma utilizzate soprattutto in diete come la BARF. In questo caso la fibra proviene da tessuti indigeribili come esoscheletri di insetti ricchi di chitina, peli, piume o piccole porzioni dure come unghie e zoccoli. Sono ingredienti che possono sembrare poco appetibili per noi, ma che fanno parte della natura di un carnivoro opportunista e possono avere effetti positivi sul transito intestinale.

Cosa succede se il cane non mangia abbastanza fibre

Un cane che assume poche fibre può andare incontro a diversi disturbi o problemi di salute. Il primo e più evidente è la stitichezza, con feci molto dure, evacuazioni meno frequenti e dolore durante la defecazione. Questa condizione è più probabile nei cani che seguono una dieta a base di cibo umido o una dieta casalinga priva di una corretta integrazione vegetale.

Una carenza di fibre può però provocare anche irritazioni intestinali, che spesso si manifestano con la presenza di muco nelle feci. In questi casi non è sufficiente aumentare le fibre, ma bisogna scegliere quelle giuste, perché alcune insolubili possono irritare ulteriormente il colon. Anche il microbiota stesso può risentirne: un intestino poco "alimentato" tende a perdere diversità batterica, diventando più sensibile a stress, cambi alimentari o infezioni.

Immagine
La carenza di fibre può causare diversi disturbi all’intestino

Può sembrare un paradosso, ma anche la diarrea può essere a volte un segnale di carenza di fibre. Le fibre, infatti, hanno un effetto regolatore e aiutano sia quando le feci sono troppo dure sia quando sono troppo liquide. Nei cani affetti per esempio da patologie intestinali croniche, le fibre si sono dimostrate particolarmente utili, tanto che molti alimenti idrolizzati oggi includono una quantità maggiore di fibra proprio per aiutare questi soggetti.

La scelta del tipo di fibra da dare al nostro cane o della quantità e degli alimenti da cui ricavarla deve naturalmente sempre tener conto delle esigenze individuali dell'animale e delle eventuali condizioni cliniche. Prima di introdurre ingredienti come lo psillio o aumentare le dosi di frutta e verdura è quindi necessario confrontarsi sempre con un veterinario esperto in nutrizione, che saprà indicare il modo più adatto e sicuro per integrarle nella dieta senza troppi rischi.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views