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16 Maggio 2025
19:30

Cimurro nel cane: cos’è, quali sono i sintomi e come si può prevenire l’infezione

Il cimurro è una malattia virale contagiosa che colpisce i cani e altri canidi. Provoca sintomi respiratori, gastrointestinali e neurologici, può essere letale e non si trasmette all’uomo. La vaccinazione è l’unica forma efficace di prevenzione.

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Il cimurro è una malattia infettiva che colpisce principalmente i cani e altri membri della famiglia dei canidi come volpi, lupi e coyote. È causato dal virus del cimurro canino (CDV), un membro della famiglia delle Paramyxoviridae, strettamente correlato al virus del morbillo umano. È una delle infezioni più gravi che un cane possa contrarre, perché colpisce diversi sistemi del corpo: respiratorio, digestivo, linfatico e nervoso. Il cimurro fa così paura perché può essere fatale per i cuccioli e per gli individui con sistemi immunitari indeboliti.

Si trasmette principalmente attraverso l'aria e il contatto diretto con le secrezioni di un animale infetto, comprese saliva, urina, vomito, feci e secrezioni oculari o nasali. Il contatto con cani malati, ciotole, canili o giocattoli può anche essere una fonte di infezione.

Dopo l'esposizione, il periodo di incubazione dura circa una settimana. I segni clinici sono variabili e dipendono dallo stadio dell'infezione, dalla risposta immunitaria dell'animale ospite e da eventuali infezioni secondarie concomitanti.

I sintomi del cimurro

Il virus si manifesta inizialmente a livello respiratorio e digestivo. Ma attraverso il sistema linfatico, uno dei principali obiettivi del virus, l'infezione può diffondersi nel corpo e nel sistema nervoso centrale.

I sintomi respiratori sono più comuni sono:

  • Tosse;
  • Rinorrea e secrezioni dagli occhi;
  • Difficoltà respiratorie;
  • Broncopolmonite;
  • Febbre.

Questi sintomi sono poi spesso associati a disturbi gastrointestinali come vomito, diarrea e anoressia. Nei casi più gravi, il virus può arrivare al cervello e causare sintomi neurologici come convulsioni, movimenti anormali o periodi di iperattività inspiegabile.

Il cimurro si trasmette anche all'uomo?

Il cimurro non colpisce l'essere umano. È una malattia specifica dei canidi, sia domestici che selvatici come volpi, coyote, lupi e sciacalli. Altre specie suscettibili includono mustelidi come puzzole e furetti, e procionidi come procioni.

Il virus si diffonde tramite aerosol o gocce d'aria, generalmente diffuse da animali infetti che starnutiscono, tossiscono o anche solo respirano. È altamente resistente e può persistere in ambienti contaminati a lungo.

Qual è l'aspettativa di vita di un cane con cimurro

L'aspettativa di vita del cane dopo un'infezione da cimurro dipende da vari fattori: quanto è progredita la malattia al momento della diagnosi, la tempestività del trattamento, lo stato del sistema immunitario e l'insorgenza di complicanze.

Se il cane ha una forma lieve e ai primi stadi può recuperare con l'aiuto del veterinario. Ma il decorso è grave e la prognosi incerta in molti casi, specialmente se il virus arriva al sistema nervoso o si osservano gravi infezioni polmonari secondarie.

Un cane che sopravvive alla fase acuta può riportare danni permanenti. In certi animali, possono persistere segni neurologici cronici come tremori, deficit motori o convulsioni. La mortalità nei cuccioli può essere estremamente alta, oltre il 50% nei casi non trattati.

Come si può prevenire l'infezione del cimurro

L'unica prevenzione dal cimurro è il vaccino. Le dosi vengono consigliate e inoculate dal veterinario e nel tempo sono necessari richiami solitamente annuali. Il vaccino è tanto importante perché non esiste una cura per il cimurro. Il trattamento della malattia ad oggi consiste semplicemente nel controllare i sintomi durante le fasi acute. I farmaci sono progettati per reidratare il cane in caso di vomito e diarrea severi e per prevenire infezioni batteriche secondarie, soprattutto quando sono presenti segni respiratori secondari come broncopolmonite.

Misure preventive per evitare epidemie sono necessarie in situazioni con alta densità di animali come canili e rifugi, questo perché la malattia è altamente contagiosa e si diffonde molto rapidamente negli ambienti frequentati molto popolati.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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