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I gatti sono carnivori stretti e in quanto tali il loro organismo trae beneficio dalle proteine di origine animale, non dalle fibre vegetali. Questo non significa che non possano mai assaggiare un piccolo pezzo di frutta, a seguito della stretta convivenza con la nostra specie i mici hanno anche sviluppato un gusto per frutta e verdura, e in qualche caso può essere concesso un piccolo assaggio.
Dare al gatto un piccolo pezzo di frutta e verdura sicure è possibile se si sceglie il frutto giusto, e si sa come prepararlo. Alcuni frutti, infatti, contengono vitamine, acqua e minerali che possono essere benefici se inseriti correttamente nella loro dieta, specie d'estate quando la disidratazione è un rischio concreto.
Bisogna però ricordare che non tutta la frutta è adatta: alcuni possono provocare disturbi gastrointestinali e risultare addirittura tossici. Vediamo quali scegliere.
Quale frutta si può dare ai gatti
Tra i frutti che possono essere offerti al gatto, in piccole quantità e senza semi o bucce dure, troviamo:
- Mela: la mela ha un'alta digeribilità e ha un buon contenuto di fibre e acqua, ma va offerta solo senza semi;
- Pera: la pera è dolce ma leggera, va data sempre privata dei semi;
- Banana: molto energetica, deve essere data in fettine sottili perché ricca di zuccheri;
- Melone: particolarmente apprezzato da molti gatti per la sua freschezza, utile soprattutto d’estate;
- Anguria: l'anguria è ricca di acqua, può aiutare a idratare, ma va data in piccoli cubetti senza semi;
- Fragole: possono piacere per il loro gusto delicato, ma solo in porzioni minime;
- Mirtilli: piccoli e sicuri, contengono antiossidanti che, se consumati raramente, non fanno male.
Questi frutti vanno sempre lavati, tagliati in pezzetti e serviti senza zuccheri aggiunti o condimenti. La quantità consigliata resta minima: si tratta di assaggi occasionali, non di una parte stabile della dieta. Anche quando si scelgono frutti considerati sicuri, la parola chiave resta moderazione. Infatti, i gatti non hanno bisogno della frutta nella loro dieta e la tolleranza può variare molto da individuo a individuo. Questi alimenti non possono e non devono sostituire i pasti a base di carne, ma solo colmare una la curiosità proverbiale dei nostri mici.
Quale frutta è tossica per i gatti
Esistono invece frutti che devono essere evitati tassativamente perché tossici per i mici. Tra questi ci sono l’uva e l’uva passa, che possono danneggiare gravemente i reni anche con piccole quantità. Le ciliegie, così come le albicocche e le pesche, contengono noccioli ricchi di cianuro.
Anche gli agrumi come arance, limoni, mandarini e pompelmi non sono indicati: l’acidità può causare disturbi digestivi e gli oli essenziali presenti nella buccia e nelle foglie risultano tossici. In più i gatti odiano l'odore degli agrumi. Da evitare assolutamente anche l’avocado, che contiene persina, una sostanza capace di provocare problemi gastrointestinali e, nei casi più gravi, danni all’apparato cardiaco.
Il motivo per cui certi frutti fanno male sta proprio nelle sostanze che contengono: zuccheri in eccesso, acidi irritanti o composti che l’organismo del gatto non è in grado di metabolizzare e quindi risultano tossici.