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12 Maggio 2025
19:56

5 specie di serpenti innocui che potresti incontrare passeggiando in natura

In Italia vivono molti serpenti innocui e non velenosi, come il biacco, il cervone o le bisce. Alcuni sono facili da incontrare durante una passeggiata in natura o al parco. Non c'è nulla da temere, basta restare a distanza e osservarli senza disturbarli.

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Il cervone è uno dei tanti serpenti innocui che si possono incontrare in Italia

In Italia vivono oltre 20 specie diverse di serpenti e la maggior parte di queste è completamente innocua e non velenosa. Eppure, ancora oggi questi rettili vengono spesso fraintesi, temuti e purtroppo anche uccisi a causa della disinformazione e della pessima e ingiustificata reputazione che si portano dietro da secoli. In realtà, incontrare un serpente durante una passeggiata in natura, in campagna o perfino in un parco urbano e nel giardino di casa, può essere un'esperienza molto affascinante che ci permette di scoprire la biodiversità che ci circonda.

Alcune specie di serpenti sono naturalmente più diffuse o facili da incontrare di altre, come per esempio il biacco, le bisce, il cervone, altre come il colubro leopardino sono un po' più rare, ma incredibilmente belle e meritevoli di essere conosciute. Nessuna di queste è velenosa e tutte svolgono un ruolo prezioso nel tenere sotto controllo le popolazioni di roditori e altri piccoli animali considerati spesso fastidiosi. Conoscerle un po' più da vicino ci aiuta a evitare inutili stragi e paure del tutto ingiustificate.

Le 5 specie di serpenti non velenosi che si incontrano comunemente

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Il biacco, qui nella forma completamente nera, è probabilmente il serpente più facile da incontrare in Italia

I serpenti innocui che vivono nel nostro paese sono in realtà tanti. Alcuni però sono molto rari, difficili da avvistare e identificare oppure estremamente localizzati e presenti solo in regioni e località molto ristrette. Le specie più comuni e diffuse, invece, appartengono perlopiù a due grandi famiglie: quella delle natrici, ovvero le bisce che vivono nei pressi di fiumi, canali e zone umide, e quella dei colubri, che raggruppa numerose specie diverse. I seguenti sono i più comuni e facili da avvistare passeggiando nei boschi, in campagna o anche in zone urbane.

Il biacco

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Il biacco vive un po’ dappertutto, anche in aree urbane e parchi pubblici

Il biacco (Hierophis viridiflavus) è probabilmente il serpente più comune in Italia, presente praticamente ovunque, dal livello del mare fino alle montagne. Si riconosce per il corpo snello e lungo – può superare il metro e mezzo – e per la colorazione: quella "classica" giallastra con strisce e macchie nere irregolari, e quella tutta nera (Hierophis viridiflavus carbonarius), diffusa soprattutto nelle regioni meridionali, lungo l'Adriatico e nel nord-est. È un serpente veloce, tenace e combattivo, presente ovunque, anche in ambienti fortemente antropizzati.

Il cervone

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Il cervone è il serpente più grande d’Europa, ma anche uno di quelli più tranquilli e "pacifici"

Il cervone (Elaphe quatuorlineata) è il colubro più grande d'Europa e può superare i due metri di lunghezza. Ha una livrea giallastra con quattro linee nere che percorrono il corpo longitudinalmente. Predilige prati e aree aperte di campagna ed è diffuso al Centro e al Sud Italia. È il serpente degli ambienti rurali, dove ci sono vecchi muretti a secco, ruderi e aree agricole. Nonostante le dimensioni imponenti, è uno dei serpenti più pacifici e tranquilli di tutti e viene anche raccolto e usato per cerimonie e riti religiosi, come a Cocullo, in Abruzzo.

Le natrici o bisce

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Le bisce o natrici, come quella dal colalre, vivono nei pressi dell’acqua, come fiumi, laghi, canali e paludi

In Italia ci sono diverse specie di natrici, ovvero le cosiddette bisce, serpenti appartenenti al genere Natrix. Le specie più comuni e diffuse sono la natrice o biscia dal collare (Natrix helvetica) e la natrice tassellata (N. tessellata). Entrambe sono ottime nuotatrici e vivono in zone umide come stagni, fiumi, laghi, fossi e canali. La natrice dal collare si distingue per le due macchie gialle dietro la testa, mentre la tassellata ha un aspetto più uniforme e maculato. Sono innocue, anche se possono emettere un odore sgradevole per scoraggiare i predatori.

Il saettone

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I saettoni, una specie al Nord e l’altra al Sud, sono altri due serpenti innocui facili da incontrare

Con il nome "saettone" ci si riferisce a due specie molto simili: il saettone occhirossi (Zamenis lineatus), presente in Italia centro-meridionale, e il saettone comune o colubro di Esculapio (Z. longissimus), diffuso in buona parte dell'Europa e anche nel Nord Italia. Entrambi sono serpenti eleganti, dal corpo affusolato e dai movimenti fluidi, noti per essere anche abili arrampicatori. Possono sembrare minacciosi per la loro stazza (superano facilmente il metro e mezzo), ma sono assolutamente innocui.

Il colubro leopardino

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Il colubro leopardino non è facile da avvistare, ma è uno dei serpenti italiani più belli

Il colubro leopardino (Zamenis situla) non è così comune o facile da incontrare, ma è uno dei serpenti italiani più belli e facili da identificare. Ha un aspetto inconfondibile: fondo grigio chiaro con macchie rotonde arancioni o rosse bordate di nero, che ricordano appunto quelle di un leopardo. È presente solo in Sicilia e alcune zone del sud Italia tra Puglia e Basilicata. È inoltre molto elusivo e difficile da osservare, ma per il suo aspetto colorato e quasi esotico meritava di essere citato.

Cosa fare se si incontra un serpente?

L'incontro con uno di questi o altri serpenti non velenosi può comprensibilmente spaventare chi non è abituato. Ma sapere chi si ha di fronte e come comportarsi e il primo passo per imparare a gestire la paura e conoscere un po' meglio questi rettili. Naturalmente, come per qualsiasi altro animale selvatico, nessun serpente va toccato o maneggiato. I serpenti non attaccano o mordono se non si sentono minacciati e se non sono costretti. Restare a distanza è sempre una scelta saggia.

Possiamo però fermarci e osservarlo con calma: spesso i serpenti restano immobili, perché stanno prendendo il sole (comportamento conosciuto come basking) oppure perché non si sono accorti della nostra presenza o pensano di camuffarsi con l'ambiente. Di solito, poi, appena ci avviciniamo troppo, sfrecciano via spaventati sparendo rapidamente tra l'erba o tra le rocce. Ovviamente, non vanno mai uccisi. Tutti i serpenti italiani sono protetti dalla legge. Ucciderli, oltre che inutile, è un reato.

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Se si incontra un serpente, basta restare a distanza e osservarlo in sicurezza

Se la presenza di un serpente ci dà fastidio o siamo spaventati, basta fare qualche passo indietro e il serpente si allontanerà a sua volta andando per la sua strada. Nel raro caso in cui dovesse invece entrare in casa, in garage e non si riesce a farlo uscire senza doverlo necessariamente catturare per portarlo fuori, meglio allora contattare i Vigili del Fuoco o i Centri di Recupero per Animali Selvatici (CRAS), che sanno come gestire la situazione in sicurezza. Infine, cosa più importante, impariamo a conoscerli.

Più conosciamo i serpenti, le loro caratteristiche e il loro comportamento, più sarà facile capire che non c'è nulla da temere. E magari potremo raccontare l'incontro come una bella esperienza a contatto con la natura e la biodiversità italiana. La conoscenza è quasi sempre il primo passo per imparare a convivere con ciò che ci spaventa. Nella maggior parte dei casi, infatti, i serpenti ci fanno paura solo perché non li conosciamo o finché non impariamo a guardarli per ciò che sono davvero.

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