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Tutta la storia del canto fantasma che si sente sul Golden Gate Bridge

Dal 2020 ogni volta che si alza il vento il ponte di San Francisco emette rumori inquietanti, e l’origine del suono sembra essere un difetto di una ringhiera.
A cura di Elisabetta Rosso
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Il Golden Gate Bridge canta. A volte sembra un’armonica spettrale, altre il mugolio di un monaco o un kazoo sibilante. Il ponte di San Francisco ha scatenato la curiosità di detective dilettanti che vagano a caccia dell’origine del suono. In realtà la causa è sotto gli occhi di tutti.

Sui social c’è chi condivide i video dell'iconico ponte e sotto c’è il suono spettrale che ormai dal 2020 lo caratterizza. Per essere precisi è una frequenza di 440 hertz, che emette la nota musicale LA. Sarebbe perfetto per accordare un oboe. Ora in cantiere stanno escogitando una soluzione per zittire il Golden gate Bridge per sempre.

I commenti sui social al canto del ponte

Ognuno ha detto la sua. L’account @psychunseen ha twittato “i venti sembrano creare un ululato etereo attraverso la struttura, è così forte che le persone possono sentirlo nelle loro auto mentre guidano.”

Alcuni l’ hanno definita una canzone "calmante", altri hanno un suono "inquietante e insopportabile". Una donna ha semplicemente dato la colpa agli "alieni" e un utente ha scritto: "Sembrava un rumore che potevo immaginare che i carcerieri usassero per torturare i prigionieri".

Un produttore di musica elettronica invece ha raccontato su Twitter di aver persino campionato il suono del Golden Gate Bridge per inserirlo in una colonna sonora a tema horror. Un blogger locale ha creato una playlist con i rimori ambientali del Golden Gate Bridge per aiutare gli ascoltatori in quelle notti insonni in cui manca il suono.

Perchè il ponte urla?

Così detective dilettanti hanno cominciato a vagare sul Golden Gate Bridge e per le strade collinari della città che lo circondano per capire da dove provenisse quel suono. Basta un po’ di vento per sentire strani ululati che risuonano oltre il ponte. “Dopo aver studiato a fondo questo fenomeno, abbiamo determinato che il suono proviene da una nuova e più aerodinamica ringhiera che abbiamo installato sul marciapiede ovest", ha dichiarato il portavoce del team che ha studiato il ponte Paolo Cosulich-Schwartz al quotidiano britannico The Guardian. "Faceva parte di un retrofit del Golden Gate Bridge progettato per proteggere il ponte per le generazioni future, consentendogli di resistere a forti venti sostenuti fino a 160 km/h."

La nuova ringhiera per reggere le raffiche di vento

Il rumore infatti è iniziato nel 2020 quando la struttura ha subito delle modifiche per reggere la potenza delle raffiche di vento ed è stata aggiunta una ringhiera con doghe più sottili utile anche per scoraggiare i suicidi. E così quando i venti voraci della città colpiscono le doghe del ponte appena installate il Golden Gate Bridge strilla.

“Le nuove lamelle della ringhiera più sottili sono state installate per assicurarsi che il ponte non incontrasse la stessa fine dello sfortunato Tacoma Narrows Bridge a Washington”, che iniziò a oscillare selvaggiamente nel vento, e poi crollò nel 1940, poco dopo essere stato costruito. "Quindi questo era un progetto che dovevamo fare", ha aggiunto Cosulich-Schwartz,”con gli impatti dei cambiamenti climatici che hanno portato a eventi meteorologici più gravi, era ancora più urgente completarlo il prima possibile".

La soluzione degli ingegneri

C’è chi si è abituato, tanto da affezionarsi all’ululato. "Mi piace il suono", ha detto Brianne Howell, residente a West San Francisco, al The Guardian. “Mi ricorda il suono di un film quando sta per accadere qualcosa di inquietante. Penso che sia un po "triste liberarsene.” Ma molti residenti si sono lamentati degli "strilli costanti ogni volta che il vento inizia a salire”.

Per risolvere il problema è già stata delineata una proposta. La soluzione vincente potrebbe essere una clip a forma di U posizionata all’estremità di ogni lamella per interrompere il flusso d'aria e quindi l’ululato del vento. Durante i test le clip hanno ridotto tutti i suoni del 75%, e i rumori sono risultati udibili solo con venti al di sopra dei 101,4 km/h.

Secondo gli ingegneri l'installazione di clip sulle 12.000 lamelle non sarà economica: le nuove modifiche costeranno circa 450.000 dollari. “La soluzione proposta sarà invisibile e, soprattutto, non influirà sulla stabilità strutturale durante forti venti. L'installazione dovrebbe essere completata nella prima metà del 2023″, si legge nella proposta.

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