Se in Italia bloccano l’accesso libero ai porno succederanno due cose: il caso di Londra

Il blocco doveva partire il 12 novembre. Niente più accesso libero dall’Italia a 47 piattaforme che contengono materiale pornografico: per entrare bisognava prima procedere con la verifica dell’età. Poi l’annuncio, come documentato da Fanpage.it, si è risolto praticamente in un nulla di fatto. Molte piattaforme non hanno toccato il codice. Qualcuna ha inserito un avviso in più. Solo da qualche parte è apparso un processo di verifica.
Dopo qualche ora il nuovo avviso di AgCom: le piattaforme avrebbero avuto altri tre mesi per adeguarsi. Il blocco deciso in Italia è solo l’ultimo capitolo di una strategia che abbiamo già visto in altri Paesi. In effetti quello del riconoscimento dell’età è un tema: il processo di verifica sui siti pornografici non è il massimo della sicurezza. In attesa di vedere il blocco in Italia possiamo già iniziare a capire quali possono essere gli effetti: basta guardare i Paesi dove è già stato introdotto.
Quali sono gli effetti della Age Verification nel Regno Unito
Questa volta i dati arrivano da un report di Ofcom, l’autorità che si occupa di regolare i servizi di comunicazione nel Regno Unito. Tempo fa avevamo fatto un'analisi simile sugli Stati Uniti. Secondo i dati raccolti tra agosto 2025 e agosto 2024 il numero di utenti che hanno visitato Pornhub è passato da 11,3 milioni a 9,8 milioni. Una differenza di circa 1,5 milioni. La verifica per il controllo dell’età è stata introdotta il 25 luglio. Perdite simili si possono trovare anche in altri portali, come riporta il The Guardian.
Che fine ha fatto tutto quel traffico? Ovviamente tracciare con precisione i flussi non è semplice. Però c’è un altro dato. Sempre secondo Ofcom sono aumentate le ricerche per le VPN, le Virtual Private Network che permettono di accedere a un sito in forma anonima localizzandosi in altre parti del mondo. Dove, chiaramente, non c’è l'age verification.
Secondo Ofcom il numero di utenti che usano le VPN nel Regno Unito è passato da 650.000 a 1,4 milioni con l’introduzione della verifica dell’età. Ora la quota è scesa a 900.000. In Italia possiamo vedere qualcosa di simile. Controllando i dati di Google Tends il picco di ricerche con la key word VPN negli ultimi 12 mesi è dal 26 ottobre al 16 novembre. Sono esattamente le settimane in cui si è cominciato a parlare di introdurre la verifica dell’età.
