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Perché la Nasa ha inviato dallo spazio profondo il video di un gatto che gioca

Il test Deep Space Optical Communications vuole rivoluzionare il sistema delle comunicazioni spaziali anche in vista dell’approdo su Marte. I ricercatori hanno utilizzato le comunicazioni laser, in contrapposizione alle tradizionali frequenze radio.
A cura di Elisabetta Rosso
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Nel 1930 Felix the Cat (il gatto biaco e nero protagonista di cartoni animati e fumetti) inaugurò il primo esperimento di trasmissione televisiva tentato dalla N.B.C. negli Stati Uniti. Quasi un secolo dopo, questo strano rapporto tra telecomunicazioni, gatti e spazio rimane. E infatti il protagonista del nuovo esperimento della Nasa è un soriano che gioca con una luce laser rossa. L'Agenzia spaziale ha inviato il video del gatto nello spazio profondo per capire quanto tempo impiega uno streaming ad altissima definizione a viaggiare oltre i confini della Terra.

L’11 dicembre le immagini hanno coperto una distanza record di 31 milioni di chilometri, 80 volte la distanza Terra-Luna. L’obiettivo è dimostrare che è possibile trasmettere grandi quantità di dati dallo spazio profondo a velocità fino a 100 volte superiori rispetto a quelle degli attuali sistemi di radiofrequenza.

Il video inviato dallo spazio

Il video dura 15 secondi, ed è stato inviato a una velocità di 267 megabit al secondo dal ricetrasmettitore laser a bordo della sonda spaziale Psyche. Ci sono voluti 101 secondi, poi il video del gatto è arrivato sulla Terra. L'esperimento utilizza le comunicazioni laser, in contrapposizione alle tradizionali frequenze radio, nel tentativo di trasferire grandi quantità di dati a velocità più elevate su distanze maggiori.

L'esperimento della Nasa, chiamato Deep Space Optical Communications (Dsoc), vuole rivoluzionare il sistema delle comunicazioni spaziali anche in vista dell'approdo su Marte. "Se noi mandassimo per esempio un astronauta sulla superficie di Marte o qualcosa del genere", ha detto il dottor Abhijit Biswas, che ha partecipato al progetto. "Vorremmo avere un contatto costante con loro."

L'esperimento della Nasa

Il test è stato possibile grazie a tre componenti: il ricetrasmettitore, che è stato installato a bordo della navicella spaziale Psyche, un trasmettitore laser terrestre (a circa 90 minuti di macchina dal laboratorio), e un ricevitore laser terrestre al livello Osservatorio Palomar nel sud della California.

Ogni fotogramma è stato trasmesso in diretta al Jet Propulsion Laboratory della Nasa nel Sud della California. "Nonostante la trasmissione avvenisse da milioni di chilometri di distanza, è stato possibile inviare il video più velocemente della maggior parte delle connessioni Internet a banda larga", ha spiegato Ryan Rogalin, responsabile dell'elettronica del ricevitore del progetto presso il Jpl. "In effetti, dopo aver ricevuto il video al Palomar, è stato inviato al Jpl tramite Internet e la connessione era più lenta del segnale proveniente dallo spazio profondo".

Rivoluzionare le comunicazioni spaziali

"È un strabiliante essere riusciti a fare tutto questo alla fine", ha commentato la dottoressa Meera Srinivasan, responsabile delle operazioni del progetto. Il video del gatto, un omaggio proprio a Felix The Cat, è un primo passo per le comunciazioni nello spazio profondo. Ora, il progetto DSOC vuole testarne i limiti. Per la fine di giugno gli ingegneri della NASA cercheranno di trasmettere da una distanza 10 volte superiore.

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