Perché Elon Musk sta costruendo un’enorme struttura: i piani per Colossus 2

Sul confine tra Tennessee e Mississippi, c'è un pezzo di terra circondato dalla palude. Qui, squadre di operai stanno scavando per costruire un nuovo impero per Elon Musk. Il progetto, chiamato Colossus 2, prevede la costruzione di un data center per l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale e una centrale elettrica in grado di generare oltre un gigawatt di potenza. È la grande scommessa di Musk nel mondo dell’IA. E infatti, dopo la rottura con Donald Trump, Musk ha concentrato tutte le sue energie su xAI, azienda madre di Grok. Secondo fonti interne, avrebbe trascorso la maggior parte della sua estate chiuso negli uffici dell'azienda a Palo Alto, California.
Il piano è chiaro. Musk, che è stato pioniere per razzi, auto autonome e impianti neurali è indietro nella corsa all'IA, e sta cercando di recuperare terreno. Lo fa a colpi di investimenti faraonici per supercomputer e chip all’avanguardia, perché vuole superare i modelli più avanzati sul mercato ed entrare di diritto nel gotha dell'intelligenza artificiale.
Perché proprio Memphis
La scelta di Memphis non è casuale: la città offre un sito industriale abbandonato, vicino a infrastrutture esistenti e con disponibilità di energia e acqua. Musk ha trasformato l’ex fabbrica Electrolux in un hub tecnologico. Non solo, Memphis è diventata un avamposto per Musk. Qui, la sua azienda xAI aveva già costruito un gigantesco data center a Bluff City, Colossus, che ospita oltre 200.000 chip Nvidia e alimenta il chatbot AI Grok.
Ora Musk è pronto a completare la seconda struttura, Colossus 2, destinata a essere ancora più potente. L’obiettivo è infatti costruire un impianto capace di ospitare 550.000 chip Nvidia, con la possibilità di espanderlo fino a un milione di unità. Secondo le stime del Wall Street Jounral – che ha riportato la notizia – completare l’intero progetto potrebbe costare decine di miliardi di dollari.
Le contraddizioni di Colossus 2
La costruzione dei data center richiederà enormi quantità di energia. Per sopperire ai ritardi nell’allacciamento alla rete elettrica, attirando critiche per le emissioni nei quartieri più esposti di Memphis. L’azienda, in risposta, ha promesso di realizzare un impianto di riciclo delle acque reflue per raffreddare i server e destinare parte delle entrate fiscali locali a iniziative comunitarie.
Per ovviare ai ritardi nella connessione alla rete elettrica, xAI ha installato turbine a gas temporanee, alcune delle quali hanno suscitato critiche per le emissioni inquinanti in quartieri di South Memphis, dove la qualità dell’aria è già compromessa da anni di attività industriale. L’azienda ha risposto alle critiche annunciando la costruzione di un impianto di riciclo delle acque reflue per raffreddare i server. Inoltre, xAI ha promesso di destinare una parte delle imposte locali a progetti comunitari,
C'è chi spera che il centro diventi un'opportunità e crei nuovi posti di lavoro – verosimilmente però non saranno più di un centinaio – per altri Collossus 2 è l'ennesimo progetto ingombrate ad alto impatto, destinato a portare più problemi che benefici. I costi energetici e ambientali rischiano di ricadere sulla popolazione. “Memphis è una città in cerca di riscatto,” ha dichiarato un residente al WSJ, “ma non possiamo pagare quel riscatto con l’aria che respiriamo.”
La corsa di Musk per dominare l’intelligenza artificiale
Nonostante le controversie, i lavori procedono a ritmo serrato. Musk punta a completare Colossus 2 entro il 2025, realizzando così il più grande supercomputer del mondo. L’obiettivo finale è chiaro: far sì che Grok e i futuri modelli di xAI possano competere — e forse superare — i prodotti IA di OpenAI, Google e Anthropic. Per Musk, Colossus non è solo un data center: è il suo ariete nella battaglia per il futuro dell’intelligenza artificiale.