Perché è scomparso il post di Elon Musk contro Trump: cosa aveva scritto

L’escalation dello scontro tra Donald Trump ed Elon Musk ha toccato un nuovo apice con il post sul caso Epstein. Il Ceo di Tesla ha scritto su X: "È ora di sganciare la bomba più grande: Trump è nei file di Epstein. Questa è la vera ragione per cui non sono stati pubblicati". Ha poi aggiunto. "La verità verrà a galla"
Secondo Musk il nome di Trump comparirebbe tra i materiali acquisiti dagli investigatori nell’ambito dell’inchiesta su Jeffrey Epstein, finanziere accusato di traffico sessuale di minori, morto in carcere nel 2019. Il post lascia poco spazio a interpretazioni. Sabato mattina Musk però ha cancellato tutto. Poco conta. L'accusa infatti ha innescato un effetto domino. Da un lato i democratici hanno chiesto la piena divulgazione dei file Epstein, dall'altro il post sembra aver segnato un punto di non ritorno per Trump.
Come è nata la guerra tra Musk e Trump
Tra Elon Musk e Donald Trump andava tutto bene, poi il miliardario ha violato la regola numero uno del presidente. Ha criticato pubblicamente le scelte dell'amministrazione Trump. E non solo una volta.
Su X Musk ha deriso Stargate, il progetto governativo realizzato con OpenAI di Sam Altman, acerrimo nemico di Musk, per creare una rete di data center e hub dedicati all’intelligenza artificiale. Sempre sulla sua piattaforma ha criticato i dazi imposti da Trump, pubblicando, per provocare, il video della matita di Milton Friedman.
Il miliardario infatti si è scontrato apertamente con tre dei membri anziani del gabinetto di Trump: il Segretario di Stato Marco Rubio, il Segretario ai Trasporti, Sean Duffy e il Segretario al Tesoro Scott Bessent. Ha definito il consigliere commerciale di Trump, Peter Navarro, un "idiota, più stupido di un sacco di mattoni".
Infine ha affossato la nuova legge di bilancio di Trump, “Big, Beautiful Bill”, in fase di approvazione al Congresso. Il CEO di Tesla ha definito la proposta “disgustosa” e ha incitato i suoi follower a contattare i parlamentari per opporsi e "bloccare il disegno di legge”.
Qual è stata la risposta del presidente
Trump, da parte sua, ha minacciato il ritiro dei finanziamenti governativi e dei contratti per la società spaziale SpaceX di Musk. Quando venerdì la stampa ha cheisto a Trump se avesse intenzione di riconciliarsi con Musk, lui ha risposto: “No, non ho piani… non ci sto nemmeno pensando. Sono interessato al paese e a risolvere i problemi”.
Intervistato da NBC News, Trump ha poi definito Musk "irrispettoso verso la presidenza. Ha fatto qualcosa di molto grave", ha detto Trump, "Non puoi mancare di rispetto all'istituzione che rappresento"
Cosa sappiamo sul legame tra Trump ed Epstein
La relazione tra Donald Trump e Jeffrey Epstein risale agli anni ’90. In un’intervista del 2002, Trump aveva descritto Epstein come “una persona molto divertente da frequentare”, mentre nel 2019 emerse un video del 1992 che mostrava i due insieme nella tenuta di Mar-a-Lago.
Non solo. Il nome di Trump compare nei documenti resi pubblici finora sull’inchiesta Epstein, insieme a quelli dell’ex moglie Ivana e della figlia Ivanka. Inoltre, i registri di volo del jet privato noto come «Lolita Express» indicano due viaggi – nel 1993 e nel 1994 – con a bordo Trump.
Dopo l’arresto di Epstein per traffico sessuale Trump ha preso le distanze, dichiarando pubblicamente di non avere più rapporti con lui da oltre 15 anni e di non essere mai stato un suo ammiratore.
Al momento non esistono prove che colleghino direttamente l’ex presidente alle attività illecite di Epstein. È noto che i due si conoscessero e abbiano frequentato gli stessi ambienti, ma Trump ha sempre negato di essere stato sull’isola privata di Epstein, Little Saint James.