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Perché Baldur’s Gate 3 è il titolo giusto se volete buttarvi in un gioco di ruolo

Con l’arrivo anche su PlayStation 5 il fenomeno Baldur’s Gate 3, il videogame ispirato a Dungeons&Dragons (D&D), non accenna a placarsi. Un successo incredibile, che merita di essere approfondito. Per questo ne abbiamo parlato con la streamer e content creator Kurolily.
A cura di Lorena Rao
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Per i gamer sarà difficile dimenticare l'estate 2023, soprattutto se appassionati di RPG (Role-Playing Games), acronimo con cui sono conosciuti i giochi di ruolo. Partendo dalle uscite più recenti, troviamo Cyberpunk 2077 Phantom Liberty e Starfield, ma la stagione è stata inaugurata da Baldur's Gate 3. Su quest'ultimo c'era grande attesa. Del resto il precedente capitolo, Baldur's Gate 2: Shadows of Amn, è stato pubblicato nel 2002, più di vent'anni fa. A stuzzicare ancora di più critica e pubblico, il fatto che dietro allo sviluppo non ci fosse più la software house che ha dato i natali alla serie ispirata a Dungeons&Dragons, la canadese BioWare (Mass Effect, Dragon Age), ma Larian Studios, giovane casa di sviluppo belga diventata nota per la serie di Divinity.

Alla fine Baldur's Gate 3 è arrivato e ha conquistato davvero tutte e tutti. La critica ha parlato di nuovi standard per i giochi di ruolo; il pubblico continua ancora oggi a postare meme e fanart su TikTok, YouTube e Instagram. In altre parole, un vero e proprio tripudio. Proviamo ad analizzare meglio il fenomeno Baldur's Gate 3 con Sara Stefanizzi, content creator e streamer su Twitch, meglio nota sul web come Kurolily.

Le cose che funzionano di Baldur's Gate 3

Baldur's Gate 3 ci riporta nelle terre del Faerûn. Esattamente le stesse ambientazioni in cui si svolgono i fatti di Dungeons & Dragons Forgotten Realms. Draghi, parassiti nel cervello, Mindflyer e una speranza: la città di Baldur's Gate. Si apre così il titolo di Larian Studios, nel caos. Eppure, sin dai primi momenti, appare chiara quanto sia grande la libertà che abbiamo a disposizione, sia in termini interattivi che interpretativi. "Dalla creazione del personaggio alle scelte più difficili in situazioni disperate, il carattere del proprio eroe viene delineato perfettamente, in un susseguirsi di vicende al limite dell'assurdo e spesso del grottesco", ci dice Kurolily. In Baldur's Gate 3 ritroviamo dunque la stessa libertà che ha reso popolare D&D, il gioco di ruolo fantasy con manuali, schede personaggio e set di dadi, che per oltre un ventennio è stato demonizzato al di fuori della nicchia ma che oggi, grazie anche a serie tv come The Big Bang Theory e Stranger Things, è un grande successo intergenerazionale.

BALDUR'S GATE 3 | La schermata di creazione del personaggio
BALDUR'S GATE 3 | La schermata di creazione del personaggio

Il risultato è una storia coinvolgente da plasmare in prima persona e a suon di dadi, fatta di combattimenti a turni in cui sfruttare appieno le abilità di ciascun membro del party, ma anche di battaglie sopite col potere della parola. E poi risvolti narrativi inaspettati, dungeons e labirinti ricchi di segreti, storie d'amore (o romance) con i propri compagni, e molto, molto, altro ancora. Sostanzialmente in Baldur's Gate 3 si può dare libero sfogo alla propria fantasia, e la cosa bella è appurare i suoi effetti, tastiera o controller alla mano.

"Questo gioco non ha momenti morti, tiene costantemente il giocatore sul filo del rasoio, perché dietro ogni porta può celarsi la più oscura delle minacce o la più assurda delle situazioni, il tutto in modo perfettamente coerente con il mondo e l'ambientazione", aggiunge Kurolily. "I combattimenti sono dinamici, impegnativi e mai noiosi, la trama principale e le quest secondarie sono tutte ugualmente divertenti, con una regia pazzesca ed uno stile grafico che rende qualsiasi situazione cinematografica ed epica. Non è stato lasciato davvero nulla al caso… se non il tiro di dado". Proprio come accade in D&D, più precisamente nella quinta edizione, quella presa come riferimento da Larian Studios.

Il legame con Dungeons&Dragons

"Larian con Baldur's Gate 3 è riuscita dove tanti prima avevano fallito: rendere popolare e virale il gioco di ruolo isometrico con battaglia a turni", afferma Kurolily. "Questo era un genere che attirava ormai solamente i giocatori della vecchia guardia, cresciuti con questa tipologia di giochi e con i primi Baldur's Gate, un genere che per moltissimi anni non è riuscito a svecchiarsi e a rendersi appetibile alle nuove generazioni. Baldur's Gate 3 è riuscito a raggiungere il cuore e la mente di moltissimi giocatori di tutte le età, che incuriositi dalle infinite possibilità che questo gioco offriva, hanno iniziato a giocarlo venendone totalmente assorbiti".

In effetti, il fatto che Baldur's Gate 3 sia uscito prima su computer (in anticipo rispetto alla data annunciata, grande rarità del settore videoludico) e poi pure su PlayStation 5 è riflesso di come un pubblico videoludico più ampio sia pronto ad accogliere e ad apprezzare un titolo così complesso e sfaccettato, un tempo appannaggio del pubblico PC. Durante la nostra prova su console è saltata subito all'occhio l'ottima declinazione di comandi e interfacce, un aspetto che ribadisce l'ambizione di Larian di rivolgersi a un'audiece più ampia.

Baldur's Gate 3 | Astarion è un ladro ed è tra i personaggi più apprezzati del gioco
Baldur's Gate 3 | Astarion è un ladro ed è tra i personaggi più apprezzati del gioco

L'ottimo riscontro ottenuto da Baldur's Gate 3 ha reso palese quanto sia ancora fertile il terreno per il gioco di ruolo. "Negli ultimi anni c'è stata una rivalutazione totale del gioco di ruolo e di D&D, anche grazie a progetti diventati famosi tra gli appassionati di cultura pop come "Critical Role" o per citare un progetto italiano, "Inntale" un gruppo dedito alla divulgazione del gioco di ruolo, di cui anche io faccio parte", conclude Kurolily. "Tra gli appassionati, D&D è sicuramente tornato in voga durante la pandemia, ma grazie al successo di Baldur's Gate 3 sono sicura che anche molti giocatori si saranno incuriositi e speriamo che questo interesse li porti a sedersi ad un tavolo, per provare l'esperienza ruolistica al 100%".

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