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Ora Mark Zuckerberg costruisce caschi intelligenti per i militari: servono per potenziare i soldati

I dispositivi nascono dalla collaborazione tra Zuckerberg e Palmer Luckey. Questa iniziativa rappresenta una svolta significativa nella cultura aziendale della Silicon Valley. In passato, molte grandi aziende tecnologiche si sono tenute a distanza dal settore militare. L’accordo tra Meta e Anduril è un forte segnale politico e strategico che riflette la crescente integrazione tra Big Tech e politica.
A cura di Elisabetta Rosso
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Mark Zuckerberg e Palmer Luckey si sono stretti la mano e hanno raggiunto un accordo: insieme svilupperanno tecnologie di realtà aumentata e intelligenza artificiale destinate all’esercito statunitense. Meta infatti ha annunciato una partnership con Anduril Industries, start-up specializzata in tecnologia della difesa di Luckey, già fondatore di Oculus e figura chiave nello sviluppo della realtà virtuale.

"Meta ha trascorso l'ultimo decennio a sviluppare intelligenza artificiale e realtà aumentata per realizzare la piattaforma informatica del futuro", ha dichiarato Zuckerberg. "Siamo orgogliosi di collaborare con Anduril per contribuire a portare queste tecnologie ai militari americani che proteggono i nostri interessi in patria e all'estero."

L’obiettivo è ambizioso: dotare i soldati americani e i loro alleati di strumenti avanzati di realtà aumentata e intelligenza artificiale, con l’intento di “trasformare il modo in cui i combattenti percepiscono e integrano le informazioni sul campo”. Il progetto di punta è un casco intelligente, chiamato EagleEye, che combina assistenza virtuale, capacità di comunicazione e sensori potenziati per migliorare udito e vista.

Il ritorno di Luckey e l’alleanza con Meta

La collaborazione segna una riconciliazione tra Zuckerberg e Luckey, che aveva cancellato il suo account su Facebook nel 2017 dopo una controversia. Dopo anni di distanza, i due tornano ora a collaborare in un contesto completamente diverso: non più l’intrattenimento, ma per il settore militare.

"Sono felice di collaborare di nuovo con Meta", ha dichiarato Luckey. “Il nostro obiettivo è trasformare i combattenti in soldati potenziati grazie alla tecnologia.” Zuckerberg ha definito la collaborazione un passo per “proteggere gli interessi degli Stati Uniti in patria e all’estero”.

Tecnologia militare e IA: un cambio di rotta per Meta

Meta metterà a disposizione il suo know-how nell'ambito dell'intelligenza artificiale e della Reality Labs, che negli ultimi anni ha sviluppato dispositivi immersivi per il metaverso. Il sistema EagleEye, secondo le dichiarazioni ufficiali, potrebbe potenziare i sensi dei soldati, permettendo loro di intercettare droni o bersagli a distanza. 

Questa iniziativa rappresenta una svolta significativa nella cultura aziendale della Silicon Valley. In passato, molte grandi aziende tecnologiche si sono tenute a distanza dal settore militare: nel 2018, ad esempio, Google rinunciò a un contratto con il Pentagono dopo le proteste interne. Oggi, però, lo scenario è cambiato: Meta ha già autorizzato l’uso dei suoi modelli IA da parte di agenzie governative, e anche altre aziende, come Microsoft, sono sempre più coinvolte nello sviluppo di strumenti per la difesa.

L'alleanza tra tecnologia e politica

La nuova alleanza si inserisce in un contesto politico delicato. Dopo la rielezione di Donald Trump alla presidenza, Zuckerberg ha intrapreso un percorso di riavvicinamento, partecipando a incontri privati e sostenendo il comitato per l’insediamento con una donazione di un milione di dollari. Non solo, Meta ha modificato alcune sue policy aziendali, allentando le misure contro la disinformazione e interrompendo progetti DEI legati alla diversità e inclusione.

L’accordo tra Meta e Anduril quindi trascende l'ambito tech, è infatti un forte segnale politico e strategico che riflette la crescente integrazione tra Big Tech e politica.

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