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Le turbolenze possono far cadere un aereo? Cosa dicono i piloti

Negli ultimi giorni sono diventati virali dei video girati in aereo mentre i passeggeri sono travolti da turbolenze. Anche se a volte qualcuno può rimanere ferito, le turbolenze non costituiscono un pericolo per la tenuta dell’aereo.
A cura di Valerio Berra
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Ormai sono entrati nella categoria “notizie dell’estate”. Nelle ultime settimane i nostri social sono stati affollati da vari video che mostravano i passeggeri all’interno degli aerei travolti da una turbolenza. A volte si trattava giusto di qualche scossone, altre di spinte più intense, con tanto di contusioni e feriti trasportati in barella. Anche se possono spaventare i viaggiatori, questi episodi non costituiscono una minaccia reale alla tenuta del volo. E il motivo è abbastanza chiaro, come spiega Fanpage.it il pilota Danilo Recine.

Dopo una carriera come pilota militare di caccia, Recine ora lavora come pilota in una compagnia aerea. Il nome non può essere citato ma si tratta di una compagnia con cui probabilmente molti lettori hanno voltato questa estate. Recine è anche vicepresidente di Anpac, l’Associazione Nazionale Professionale Aviazione Civile.

Cosa sono le turbolenze

La prima distinzione da fare sulle turbolenze riguarda la loro origine. Fondamentalmente possono essere di due tipi. Le prime sono legate alle formazioni temporalesche o particolari zone spazzate dal vento, come quelle a valle delle catene montuose. Queste turbolenze sono quelle più comuni e sono causate da una serie di correnti d’aria più violente delle altre. Sono anche facilmente prevedibili o per la zona geografica in cui si verificano o perché si possono intuire quando si entra in un temporale.

Quelle più insidiose, ci spiega Recine, sono però altre: “La seconda tipologia di turbolenze che si possono incontrare sono quelle in aria chiara. Non sono visibili, sono legate a movimenti d’aria e c’è la possibilità che arrivino all’improvviso”. In genere l’obiettivo dei piloti è sempre quello di evitare qualsiasi turbolenza: “Prima dei voli, soprattutto le tratte più lunghe, cerchiamo sempre di studiare con le carte di volo e con i nostri strumenti una rotta per evitarle. Non sempre è possibile”.

I veri rischi delle turbolenze

L’ultimo diventato virale è il video registrato sul volo tra Alicante e Palma di Maiorca. Urla sparse, qualche scossone, un po’ di paura ma alla fine niente di grave. “I video che circolano, me lo lasci dire, lasciano passare molte turbolenze come fenomeni estremamente forti. In realtà non lo sono. Noi piloti consideriamo una turbolenza forte solo quando non riusciamo più a leggere i nostri strumenti. E questo è un caso abbastanza raro”.

Non solo. Anche con delle turbolenze forti i rischi sono comunque ridotti. Sempre Recine: “Le possibilità che un aereo cada a causa di una turbolenza sono praticamente zero. Al massimo dei passeggeri possono rimanere feriti perché non avevano allacciato le cinture di sicurezza o perché erano in piedi. Quelli più rischiosi sono i temporali in fase di atterraggio e infatti con condizioni meteo critiche noi non possiamo atterrare in nessun aeroporto”.

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