L’arrivo di Grokipedia è un bel problema: cosa sappiamo sulla nuova enciclopedia artificiale di Elon Musk

L'aveva annunciata ed è arrivata. Elon Musk ha presentato oggi, 28 ottobre, Grokipedia, una nuova enciclopedia online che vuole competere con Wikipedia. L'approccio però è radicalmente diverso: tutti gli articoli, infatti, sono generati o curati dall’intelligenza artificiale di xAI, che appartiene a Musk. L'enciclopedia sembra far parte di un progetto più ampio, già iniziato con l'acquisizione di X, allora Twitter. Musk infatti ha ben chiaro che chi controlla l’accesso al sapere può modellare opinioni, orientare decisioni e consolidare la propria influenza. Può decidere cosa è “vero”, quali fonti sono affidabili o quali dati vengono condivisi. In estremis decide chi può sapere e cosa può sapere.
E infatti, Musk ha descritto Grokipedia come uno strumento in grado di “purificare le informazioni dalla propaganda” che, secondo lui, infesterebbe Wikipedia. O, forse per diffondere senza problemi la sua di propaganda. L'abbiamo già visto su X, social che spesso riflette le sue opinioni politiche. Il miliardario ha reintegrato creator di estrema destra e ha utilizzato la piattaforma come un megafono per promuovere tagli al budget di spesa della Casa Bianca. Ora Grokipedia si presenta così come una nuova sfida nel panorama dell’informazione digitale, intrecciando tecnologia, politica e la crescente influenza dell’IA sulla conoscenza condivisa.
Come funziona Grokipedia, la nuova enciclopedia di Musk basata sull'IA
Il nome è la crasi tra Wikipedia e Grok, il bot conversazionale creato da Elon Musk. Il progetto, infatti, è basato proprio su xAI, la stessa che alimenta Grok. L'enciclopedia di Musk ambisce a essere un concorrente più "libero" di Wikipedia. Appena entrati su Grokipedia compare un’interfaccia minimale, con un logo semplice e una barra di ricerca per interrogare la banca dati.
Al momento ci sono oltre 800.000 voci generate dall’IA, rispetto ai quasi otto milioni di articoli scritti da esseri umani presenti su Wikipedia. Tra le prime pagine presenti c'è quella dedicata a Musk, che descrive il fondatore SpaceX come un “visionario innovativo e provocatore irriverente”. Non mancano dettagli sulla sua alimentazione, con riferimenti a “spuntini occasionali come ciambelle mattutine e diverse Diet Coke giornaliere”. Al di là degli annunci in pompa magna, grokipedia.com, ha avuto un lancio turbolento: pochi minuti dopo la messa online ha subito un crash.
La sfida di Musk a Wikipedia: politica, IA e il controllo dell’informazione
La battaglia tra Musk e Wikipedia va avanti da anni. Già nel 2020 aveva dichiarato: "La storia è scritta dai vincitori… tranne che su Wikipedia", L’accusa principale fatta all'enciclopedia online è quella di essere un portale che in pubblico si professa neutrale ma che di fatto è schierato. Più volte, Elon Musk, ha scritto su X: “Wikipedia è controllata da attivisti di estrema sinistra. Le persone dovrebbero smettere di donare.”
Oltre alla guerra contro il "politicamente corretto"c'è poi il tentativo di rimodellare il mondo dell’informazione digitale, sostituendo l’approccio comunitario con quello dell’intelligenza artificiale. Su questo, Jimmy Wales, cofondatore di Wikipedia, è scettico. L'IA, secondo Wales, non può sostituire la precisione del controllo umano.
Wikipedia, per esempio, ha un gruppo di lavoro interno dedicato a promuovere punti di vista neutrali e sviluppare linee guida per la ricerca accademica sui potenziali bias presenti. Un'IA questo, non lo sa fare. Come ha spiegato Selena Deckelmann, CTO della Wikimedia Foundation al New York Times: “Le persone tendono a prendere per veritiera l’informazione fornita da questi strumenti, che può essere corretta o meno.”