Il profilo italiano che mette in crisi l’intelligenza artificiale: la strana storia di Gippo

Il primo video risale al 23 luglio. Ci sono due dispositivi. Un iPhone e una scacchiera elettronica degli anni ’90. L’app aperta è ChatGPT, nello specifico la funzione di video live che permette di analizzare in diretta quello che si vede dagli obiettivi della camera. La richiesta fatta all’intelligenza artificiale è semplice: vincere la partita a scacchi. Il risultato? Un disastro.
Nel video ChatGPT incastra una serie di errori in pochi secondi. La clip mostra i limiti del chatbot di OpenAI. Iniziano le condivisioni. Arriva a quasi 500.000 visualizzazioni. Il format continua. Negli ultimi mesi stanno girando parecchio fra gli appassionati di tecnologia i video del profilo Instagram di Federico Tardani, un uomo di Roma che gioca con le intelligenze artificiali in commercio.
Anche se il primo video che compare sul profilo è del 23 luglio, parliamo di un account attivo da ben prima. Dai dati che abbiamo visto su Instagram l’iscrizione alla piattaforma risale al 2019. Difficile che in sei anni non sia stato pubblicato neanche un contenuto. Ma qual è lo scopo di questo canale? Nei mesi scorsi sembra solo intrattenimento. Poi cinque giorni fa è cambiato qualcosa.
Quali sono i limiti delle intelligenze artificiali: il caso della birra
Il suo profilo in pochi mesi ha superato i 20.000 follower. I video che funzionano di più sono quelli che mettono alla prova le funzioni più avanzate delle intelligenze artificiali in commercio. Interessante la differenza delle prove che vediamo di solito alle presentazioni e quelle ambientate nelle stanze di un appartamento. Fuori dagli studi dei videomaker che registrano i test per le Big Tech, alcune funzioni di queste IA non sembrano così brillanti.
Interessante il test della birra, sempre con ChatGPT. Anche qui la funzione testata è quella video live. Federico apre una birra e inizia a versarla in un bicchiere. Chiede: “Dammi lo stop al momento giusto e ricordarti di considerare il livello della schiuma”. L’IA dopo un “Vai Tranquillo” dice di fermarsi solo dopo che la birra inizia a traboccare dal bicchiere. Utile.
Gusto per dare un tocco italiano, su questo profilo le IA sono state ribattezzate: ChatGPT diventa Gippi, Grok diventa Grocchia e Gemini si trasforma in Gemma. In alcuni video ci sono tre smartphone, ognuno con un’intelligenza artificiale aperta a cui si chiede di portare a termine azioni coordinate come contare seguendo una sequenza di numeri.
A volte funziona tutto, altre volte l’incontro fra le intelligenze artificiali è un disastro. Qui però gli sviluppatori sono più giustificati: questi chatbot non vengono presentati come strumenti per interagire con le intelligenze artificiali, almeno in live. Quindi può essere che questi comandi risultino un po’ difficili da portare a termine.
Lo scopo del canale: il messaggio comparso negli ultimi giorni
Negli ultimi cinque giorni è comparso lo stesso messaggio sotto tutti i video del profilo: “Ciao, sono Federico Tardani. Sto creando l’esercito italiano più potente… ma non di armi — di amici che si aiutano corcore. Insieme creeremo momenti magnifici, webinar, incontri, esperienze con esperti di ogni settore, sempre per capire l’impatto dell’intelligenza artificiale sul rapporto con l’uomo, e su come usarla bene, con coscienza”.
Il messaggio continua ma i toni sono sempre gli stessi. Non è chiarissimo quale sia il senso. Messo così può essere qualsiasi cosa. Da una pacifica svolta verso un percorso di divulgazione, ai soliti corsi di formazione a pagamento proposti dagli influncer. In ogni caso, sembra che l’autore abbia intenzione di convertire in qualche modo l’attenzione creata da questi esperimenti.