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Il prezzi dei biglietti aerei potrebbero salire ancora: questa volta a causa dell’IA

Delta Air Lines punta sull’intelligenza artificiale per personalizzare i prezzi dei voli, determinandoli in base alla disponibilità di spesa del singolo passeggero, con possibili implicazioni su trasparenza e equità.
A cura di Elisabetta Rosso
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Da anni il sistema tariffario delle compagnie aeree si basa su una logica di disuguaglianza. Il passeggero seduto accanto a noi può aver pagato lo stesso nostro biglietto 20 euro in meno. Le variabili che incidono sul prezzo dipendono soprattutto dal momento della prenotazione o dalla flessibilità del biglietto. Banalmente, chi prenota con anticipo di solito risparmia. I prezzi quindi possono oscillare generando anche disparità notevoli, ma inserite all'interno di un sistema equo: variabili chiare e regole uguali per tutti. Questo è stato il mercato dei biglietti aerei finora, ma potrebbe cambiare molto in fretta. 

La compagnia Delta Air Lines ha deciso di rivoluzionare il calcolo delle tariffe aeree, puntando sull’intelligenza artificiale. La strategia è semplice: personalizzare i prezzi dei biglietti per massimizzare i profitti. "Entro fine anno, il 20% delle tariffe sarà determinato da algoritmi di IA", ha spiegato l'azienda. In futuro, “ogni volo avrà un prezzo diverso, pensato per il singolo passeggero, in base al momento e alle condizioni di acquisto”. L’IA sarà come “un super analista che lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7”, che elabora in tempo reale l’offerta ottimale per massimizzare i ricavi.

L'integrazione dell'IA crea quindi “mercato dinamico” per ogni singolo viaggiatore. Questi sistemi di intelligenza artificiale in altre parole cercano di capire quanto siamo disposti a pagare, su questa base determinano il prezzo. E considerando che l'algoritmo sa tutto – disponibilità di voli competitivi, domanda prevista di posti, prezzi, le tue informazioni di credito, la cronologia degli acquisti dei tuoi voli, e probabilmente, altre variabili difficili da immaginare – quello che si prospetta non è solo un mercato profondamente diseguale, ma anche decisamente poco trasparente. 

Come funziona il calcolo del prezzo: “Ci leggono nella testa"

Il meccanismo è semplice: l'algoritmo setaccia i dati personali per capire quanto sei disposto a spendere e massimizzare il guadagno. I prezzi determinati dall’intelligenza artificiale colpiscono il singolo passeggero sulla base di variabili opache, come la sua presunta disponibilità a pagare, superando quindi la soglia dell’equità. Come ha spiegato Justin Kloczko di Consumer Watchdog, a Fortune: “Questi sistemi cercano di capire quanto siamo disposti a pagare, arrivando di fatto a ‘hackerare’ il nostro cervello”.

Delta ha assicurato che il calcolo del prezzo non sarà discriminatorio e che le tariffe “sono pubblicamente registrate e basate solo su fattori di viaggio come l’anticipo d’acquisto e la classe di cabina”, senza però chiarire quali sono le garanzie di controllo.

Cosa ci guadagnano le compagnie aeree

Per Delta Air Lines potrebbe essere una strategia vincente. Come ha spiegato a The Indipendent Sean Cudahy di The Points Guy, sito di viaggi, "questo strumento prevederà e monitorerà le tendenze della domanda e dell'offerta, prevederà quanto può addebitare a un cliente per un biglietto senza rischiare di perderlo e prevederà quanto potrebbe essere necessario scontare su un posto per evitare che rimanga vuoto (‘rovinando l'inventario' nel gergo delle compagnie aeree). Se questo strumento renderà Delta più efficace in queste tattiche, immagino che gli azionisti saranno contenti."

Se la strategia funziona potrebbe essere adottata anche da altre compagnie aeree. Il software utilizzato da Delta Airlines è prodotto da Fetcherr, la startup israeliana collabora già con altre compagnie come Virgin Atlantic e WestJet. Non solo, l'azienda punta a espandersi anche in settori come hotel, crociere e autonoleggi. Non è così difficile immaginare il mercato dinamico basato sull'IA applicato anche ad altri settori.

Con l’IA finisce l’era del prezzo “giusto”

Secondo l’esperto di marketing Matt Britton, autore di Generation AI, “questa tecnologia non si limita a ottimizzare i processi aziendali: sta riscrivendo le regole del commercio. Il prezzo che vediamo non è più una tariffa universale, ma quello che l’algoritmo ritiene accetteremo”.

La personalizzazione dei prezzi non è illegale, resta in una zona grigia. La legge federale negli Stati Uniti vieta differenze basate su sesso o etnia. Ma se le tariffe non sono tracciabili pubblicamente, diventa difficile capire quali criteri vengono utilizzati per abbassare o alzare i prezzi.  

Il senatore Ruben Gallego, membro della sottocommissione del Senato per l'edilizia abitativa, i trasporti e lo sviluppo della comunità, ha commentato i caso su X: "Il CEO di Delta è stato appena beccato a vantarsi di usare l'intelligenza artificiale per individuare i tuoi punti deboli, il che significa che ti spremeranno fino all'ultimo centesimo. Questa non è una politica di prezzi equi o competitivi. È una politica di prezzi predatori".

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