Il passo di Andrea Moccia: “Dopo il libro, il futuro di Geopop è oltre lo schermo: arriviamo a teatro”

"È dal 2019 che ci penso, a un libro che si possa leggere ovunque, anche sul WC, ed ora eccolo qua!". Andrea Moccia prende il libro lo apre e lo chiude subito. La copertina è giallo Geopop, sopra c'è l'icona del divieto con un telefono barrato. "Pausa Libro" è strutturato in brevi capitoli pensati per essere letti nei momenti “di passaggio”, gli stessi che oggi riempiamo scrollando il telefono. "Guarda, apro leggo e chiudo, in due pagine so qualcosa in più". È il formato Geopop in versione cartacea. "Un modo per distribuire conoscenza, soprattutto in questo momento storico dove tutto è istantaneo, veloce e c'è un'illusione della conoscenza".
Pausa libro fa infatti parte di un percorso più ampio per rompere i margini e uscire dal format reel o video che ha caratterizzato Geopop negli anni. "Qualche mese fa abbiamo portato al cinema il nostro documentario Vulc, poi è uscito il libro e ora c'è un nuovo progetto a cui stiamo lavorando. Non l'ho ancora detto a nessuno". Quando gli chiedo un'anticipazione Moccia sorride, "e va bene, il prossimo obiettivo è uno spettacolo teatrale, per fondere arte e scienza, è il modello Geopop, solo portato oltre".
Lettura a pillole, tra social e scoperta
La struttura del libro è pensata per una fruizione “random”, simile a quella dei social: ogni contenuto è racchiuso in due pagine, "sono pillole di sapere da leggere in qualsiasi momento, ogni pillola te la leggi in due pagine”, spiega Moccia. "È un modo per incentivare le pause libro in mezzo alle tantissime pause telefono che facciamo".
L’obiettivo è rendere il libro accessibile a chiunque, e infatti non ha un target di riferimento: “Puoi leggerlo dai sette ai cent’anni, perché la cultura è il piacere di conoscere le cose. Non hanno limiti di età. Se ti racconto che i cartoni delle uova isolano i rumori, può interessare al bambino di dieci anni come allo zio di settanta”. Il libro si propone così come una pausa intellettuale, un momento di scoperta da inserire nella quotidianità: a letto prima di dormire, in metro, al bar, e anche in bagno.
Il libro come antidoto ai social
Nonostante l’approccio social di Geopop, Pausa Libro invita a disconnettersi: “Ogni tanto, tra le tante pause telefono che facciamo, facciamone una con un libro, che magari ci riabituiamo. Se leggi un libro, sarà stampato nella tua mente con una forza tale che ti rimane per anni, forse per sempre. Quanto ci rimane dei social? Dopo due giorni ti sei dimenticato tutto”.
Questa scelta evidenzia il desiderio di ritrovare un equilibrio tra l’immediatezza dei social e la profondità della lettura: “Non si vuole fare la predica, sarebbe assurdo, visto che io vivo di divulgazione sul web. Però è importante ricordare il valore della lettura, anche per pochi minuti al giorno”.
Contro l’istantaneità: il valore dell’approfondimento
Scroll infinito, informazioni lampo, ma per Moccia capire davvero qualcosa richiede tempo, profondità e curiosità. “Pensiamo di raggiungere la conoscenza in 30 secondi. No. La conoscenza è lontanissima, il capire profondamente qualcosa che ti rimane richiede tempo e immersione”. In un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale e dalla rapidità delle informazioni, il rischio è la superficialità: “Con l’IA hai una risposta immediata e spesso la dai per buona. Questo è pericoloso”.
Tuttavia, l’IA può diventare uno strumento utile, se usata con criterio. Moccia racconta come utilizza ChatGPT e Gemini nella fase creativa: “Parlo al registratore vocale, gli dico un sacco di cose, e lui me le mette in una forma ordinata. Poi io ordino nella mia mente, faccio un confronto con il documento, ma sento di avere il controllo totale e faccio tutto in tempi estremamente più breve”.
Qual è il futuro di Geopop
Dal 2018 Geopop è cresciuto mantenendo intatto lo spirito divulgativo. I video sono stati progressivamente arricchiti con animazioni 3D, musica originale e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per velocizzare e ottimizzare la produzione. Non solo. Nel 2025 è stato presentato anche al cinema Vulc, il documentario realizzato grazie al sostegno della community dei Mecenati. Moccia ci ha anche anticipato un nuovo progetto teatrale. Un “science show”, che integrerà una voce narrante sul palco, visualizzazioni su megaschermo e musiche originali.
Guardando al futuro, Moccia racconta le ambizioni a lungo termine di Geopop: “Tra dieci anni mi piacerebbe andare oltre il web e il teatro. Ho una piccola, gigantesca ambizione: il cinema. E poi uscire fuori dall’Italia, magari con un Geopop internazionale come il National Geographic. Un po' troppo forse? Giusto per porci sempre delle ambizioni importanti".