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Il lander Odysseus è sulla luna: perché gli Stati Uniti tornano sul nostro satellite dopo 52 anni

L’obiettivo della missione è studiare l’ambiente lunare e infatti il lander è atterrato vicino al Polo Sud, un’area interessante per la Nasa perché è stata rilevata acqua in stato ghiacciato.
A cura di Elisabetta Rosso
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Prima il silenzio, poi quel "bip" trasmesso dall’antenna principale di Odysseus. Scatta l'applauso. “So che è stato un momento difficile, ma siamo in superficie e stiamo trasmettendo. Benvenuti sulla luna", annuncia Steve Altemus, Ceo di Intuitive Machines, la società con sede a Houston che ha collaborato con la Nasa per portare il lander sul satellite della Terra. Odysseus è il primo veicolo lanciato dagli Stati Uniti ad atterrare sulla superficie lunare dopo la missione Apollo 17 del 1972. "Oggi, per la prima volta in più di mezzo secolo, gli Stati Uniti sono tornati sulla luna", ha affermato l'amministratore della NASA Bill Nelson. “Oggi è un giorno che mostra la potenza e la promessa delle partnership commerciali della NASA. Congratulazioni a tutti coloro che sono coinvolti in questa grande e audace ricerca”.

L'obiettivo della missione è studiare l'ambiente lunare, per questo Odysseus ha trasportato la strumentazione scientifica necessaria (circa 100 kg di carico utile) per fare una ricognizione preliminare. La NASA ha finanziato Intuitive Machines con un investimento di 118 milioni di dollari. Da tempo l'Agenzia spaziale sta investendo sui privati portando avanti collaborazioni con privati. La Nasa prevede di spendere 2,6 miliardi di dollari in 10 anni per le missioni spaziali commerciali.

Intuitive Machines dopo l'atterraggio ha diffuso un comunicato sull’esito della missione: "Dopo avere risolto qualche problema di comunicazione, i controllori di volo hanno confermato che Odysseus è nella giusta posizione è sta iniziando a inviare dati. Al momento stiamo lavorando per iniziare a scaricare le prime immagini dalla superficie lunare".

Il viaggio del lander

La navicella spaziale è atterrata alle 18:23 (mezzanotte e 23 ora italiana) a est, a circa 300 chilometri dal polo sud della luna, dopo un viaggio di una settimana. È stata trasportata da un razzo SpaceX Falcon 9 partito il 15 febbraio dal Kennedy Space Center, durante il viaggio non ci sono stati problemi.

Poco prima dell'atterraggio però, i controllori di terra si sono resi conto che i laser per determinare l'altitudine e la velocità orizzontale del lander, fondamentali per una discesa autonoma, non funzionavano. Hanno quindi utilizzato i laser sperimentali della Nasa per la misurazione della distanza dal suolo e la rilevazione della sua conformazione, gli ingegneri sono quindi riusciti a collegarli ai computer di navigazione.

L'obiettivo della missione

Odysseus ora studierà l'ambiente lunare, è atterrata vicino al Polo Sud, un'area interessante per la Nasa perché è stata rilevata acqua in stato ghiacciato. L'Agenzia spaziale vuole infatti inviare un equipaggio a partire dal 2026 con le missioni Artemide. "Che trionfo", ha dichiarato Nelson, amministratore capo della Nasa: "Odysseus ha conquistato la luna. Questa impresa è un gigantesco passo avanti per tutta l'umanità".

"Oggi, per la prima volta in più di mezzo secolo, gli Stati Uniti sono tornati sulla luna. Per la prima volta nella storia dell'umanità, una società commerciale, una società americana, ha lanciato e condotto il viaggio fin lassù. Oggi è un giorno che dimostra la potenza e la promessa delle partnership commerciali della Nasa. Congratulazioni a tutti coloro che hanno partecipato a questa grande e audace impresa presso Intuitive Machines, SpaceX e qui alla Nasa".

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