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I test del Dna mostrano l’aumento di casi di incesto negli ultimi anni: “Più di quanti pensassimo”

Il tabù dell’incesto per secoli ha assolto la funzione sociale di rafforzare la coesione sociale e di prevenire i conflitti. A rafforzare lo stigma è stata la genetica che ha mostrato come i bambini nati da genitori imparentati hanno più probabilità di sviluppare patologie.
A cura di Elisabetta Rosso
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Steve Edsel è stato adottato, si è sempre chiesto chi fossero i suoi genitori, e per questo a 40 anni decide di fare un test del Dna e chiamare la genealogista CeCe Moore, specializzata nel trovare persone tramite corrispondenze di Dna a distanza. Accetta di aiutare Edsel e dopo due settimane arrivano le prime corrispondenze. Trova prima sua madre, poi Moore gli rivela di aver scoperto qualcosa di inaspettato: "Sembra che i tuoi genitori siano imparentati", dice a Edsel. Si scopre infatti che il suo padre biologico è il fratello maggiore di sua madre.

La storia di Steve, raccontata da The Atlantic, non è poi così eccezionale (nel vero senso della parola). Negli ultimi anni infatti i test del Dna hanno rivelato che i casi di incesto sono aumentati nell’ultimo mezzo secolo. Secondo un testo di psichiatria del 1974 la frequenza dell'incesto era di circa uno su un milione. Ora i dati mostrano che una persona su 7.000 è nata da genitori che erano parenti di primo grado, un fratello e una sorella o un genitore e un figlio. Jim Wilson, genetista dell'Università di Edimburgo, che ha anlaizzato il database della Biobank del Regno Unito, ha detto a The Atlantic: "I numeri sono molto, molto più alti di quanto le persone riescano a immaginare".

È molto difficile calcolare il numero degli incesti

Al di là dei database è molto difficile ottenere delle stime precise del fenomeno. I casi infatti potrebbero essere molto più frequenti. Rientra nella cerchia solo chi ha concluso una gravidanza. Non solo, il bambino o la bambina, una volta diventati adulti, devono essersi offerti volontari per uno studio di ricerca. Sono quindi emersi solo i casi di clienti che hanno inviato il profilo del proprio runs of homozygosity (Roh), lunghe sequenze di materiale genetico in cui il dna ereditato dalla madre e dal padre sono identici. È semplice capire come un'ampia sezione rimanga esclusa.

C'è poi lo stigma, spesso infatti gli incesti sono legati agli abusi sessuali su minori. Per anni è stato un tema difficile da studiare e mettere in numeri. I test genetici sempre più diffusi hanno svelato nuovi casi. Potrebbe anche non trattarsi di un aumento ma semplicemente di un incremento di prove biologiche anche grazie ai test fai da te e ai nuovi studi.

I casi di incesto studiati di Moore

Per Moore, quello di Steve è stato il primo di molti altri casi. Ora, ha spiegato a The Atlantic, conosce oltre 1.000 persone persone nate da un incesto, la maggior parte sono figli tra parenti di primo grado. I casi si manifestano in ogni classe sociale e fascia di reddito. Si tratta soprattutto di abusi, spesso di un padre su una figlia, ma anche del fratello maggiore su una sorella minore.

Assistendo a un numero crescente di casi, Moore, insieme a Steve e ha sua moglie, ha deciso di creare nel 2016 un gruppo chiuso su Facebook per creare una comunità di supporto. Scoprire infatti di essere figli di un incesto può causare ricadute psicologiche pesanti.

Da dove viene il tabù dell'incesto

Il tabù dell'incesto per secoli ha assolto la funzione sociale di rafforzare la coesione sociale e di prevenire i conflitti. Secondo Claude Lévi-Strauss la proibizione dell'incesto ha segnato il passaggio dal puro stato di natura a una società umana. A rafforzare lo stigma è stata la genetica che ha mostrato come i bambini nati da genitori imparentati hanno più probabilità di sviluppare patologie e di essere portatori delle stesse mutazioni recessive. Secondo alcuni studiosi, l'incesto avrebbe contribuito all'estinzione dell'uomo di Neanderthal. "C'è un grande elemento di probabilità nel fatto che l'incesto abbia un esito sfavorevole", ha sottolineato Wilson.

Come spiega The Atlantic, Steve è nato con un soffio al cuore, e lui e sua moglie non sono riusciti a concepire un figlio. Altri nel gruppo Facebook hanno condiviso le loro malattie autoimmuni, o altri problemi, legati per esempio alla vista o alla respirazione. A ogni modo è molto difficile ricostruire l'orgine delle patologie per capire se sono o meno collegate all'incesto.

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