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Hai più paura di un uomo o di un orso? La triste verità dietro quello che sembra solo un sondaggio

Diversi utenti si sono sorpresi, c’è chi gioca sulla difensiva e chi scrive: “Sì, ma non tutti gli uomini”. Rimane però una zona grigia ben nutrita. Quella che che minimizza, ignora o normalizza la disparità o la violenza di genere. È vero, potrebbero non essere tutti uomini, a essere esposte sono però tutte le donne.
A cura di Elisabetta Rosso
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Orso. Orso. Orso. Orso. Orso. La risposta è sempre la stessa. Tutto parte da una domanda diventata virale sui social: "Preferiresti essere lasciata nel bosco con un uomo che non conosci o con un orso?". Le donne non hanno dubbi, scelgono le bestie, non gli uomini. "Preferirei un orso perché se mi attacca tutti mi crederanno", ha scritto una donna su X. “Nessuno mi chiederà cosa indossavo se l’orso mi uccide”. "L'orso mi vede come un essere umano”, aggiunge un'altra.

C'è una triste verità dietro quello che sembra un sondaggio, permettetemi, stupido. Non solo le donne hanno paura degli uomini, ma preferiscono morire che rischiare di essere stuprate. Come spiega un ragazza nel video: "La cosa peggiore che l'orso può fare è uccidermi". L' "orso" diventa così una risposta semplice a un problema complesso. A volte, sono le migliori.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una donna su tre, circa 736 milioni a livello globale, ha subito violenza sessuale o fisica da parte di un partner. Questa cifra è rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi dieci anni. Le donne sanno che non tutti gli uomini sono pericolosi, ma non quali sono da temere. Sanno solo che la violenza di genere esiste e che il "diritto maschile" è stato consumato sui corpi delle donne.

@screenshothq

The question of being stuck in a forest with a man or a bear is circulating on TikTok right now and sparking some interesting conversation…. we know what our answer would be 🐻🌳 #manvsbear #tiktok #tiktoktrend #trending #challenge #streetinterview #voxpop

♬ Terror Music (Scary Song) – IMPERIUM RECORDS

L'origine del sondaggio

Tutto parte su TikTok, la domanda: "Preferiresti essere lasciata nel bosco con un uomo che non conosci o con un orso?" diventa virale quando l'account Screenshot HQ pubblica il video che mostra otto ragazze londinesi che rispondono alla domanda. La clip ha raccolto 2 milioni di mi piace. Sotto, tra i commenti, le donne hanno cominciato a raccontare le loro paure. L'hashtag #manorbear è comparso in 7.700 video, mentre #bearorman in 3.800. 

Uomo o Orso?

Il sondaggio è simbolico, a sostenere il messaggio, però, ci sono anche i dati. Secondo il National Park Service gli attacchi di orsi sono “rari” e “la maggior parte degli incontri con gli orsi termina senza lesioni”. Non solo, uno studio pubblicato su Nature, mostra che ogni anno si verificano in media 40 attacchi da parte di orsi bruni. "Vengono uccise più persone dalle punture di api che da orsi", ha detto al National Geographic John Beecham, co-presidente del team di esperti sui conflitti uomo-orso del Bear Specialist Group. "La maggior parte degli orsi non vuole attaccarti, di solito vogliono essere lasciati soli".

Non tutti gli uomini

Diversi utenti si sono sorpresi, c'è chi gioca sulla difensiva e chi scrive nei commenti: "Sì, ma non tutti gli uomini". È vero, non tutti gli uomini. C'è anche chi si schiera e punta il dito contro le disparità e la violenza di genere. Rimane però una zona grigia ben nutrita. Quella che sta alla base della piramide, che minimizza, ignora o normalizza, che rimane in silenzio davanti alle battute misogine, che incolpano in modo più o meno dichiarato le vittime di violenza sessuali, e accettano la disparità salariale.

Quelli che raccomandano alle donne di non bere, vestirsi in modo provocante, o girare la notte da sole, e che diventano aggressivi di fronte a un rifiuto. È vero, è una parte, c'è anche altro. Potrebbero non essere tutti uomini, a essere esposte sono però tutte le donne.

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Nata ad Asti nel 1996, sono giornalista e musicista. Scrivo di intelligenza artificiale, crypto, e cyber security per la sezione Innovazione di Fanpage. Ho collaborato con La Stampa, Tgcom24, Rolling Stone e Linkiesta. A giugno e agosto 2022 sono stata in Ucraina per raccontare le storie dei profughi di guerra.
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