Hackerato il profilo X di Crosetto: pubblicate false donazioni per i funerali di Armani e gli aiuti a Gaza

Prima sono comparsi due post sospetti, poi la comunicazione ufficiale sui canali del ministero: "L'account personale del ministro Guido Crosetto su X è stato oggetto di un attacco informatico. I contenuti pubblicati da tale account non sono riconducibili al ministro né al ministero della Difesa. Stiamo lavorando con le autorità competenti per il ripristino della piena sicurezza". Anche Crosetto ha confermato l'attacco. Ieri sera, 4 settembre, ha pubblicato un post sul suo canale X: "Hanno hackerato il mio account. È come se potessero gestirlo contemporaneamente a me. Chiederò di bloccarlo”.
Non è chiaro chi ci sia dietro l'attacco e come mai sia stato scelto Crosetto come bersaglio, la vicenda però evidenzia una vulnerabilità non da poco. Si tratta infatti dell’account ufficiale di un membro del governo, con un profilo verificato su X.
I post falsi comparsi sul profilo del ministro
Secondo le prime ricostruzioni, sul profilo del ministro erano apparsi almeno due post dal contenuto ingannevole: uno chiedeva donazioni in criptovalute per la popolazione di Gaza, l'altro per i funerali di Giorgio Armani. Su X gli hacker hanno scritto: "Nel corso degli anni Giorgio Armani ha creato una visione che ha esteso dal fashion a ogni aspetto della vita, anticipando i tempi con estrema chiarezza e pragmatismo. È tempo di ricambiare. Tutti i ricavi c'erano domani per la camera ardente". Entrambi i contenuti ora sono stati rimossi, ieri sera, però, sarebbero ricomparsi a intermittenza sul profilo di Crosetto, che ha chiesto di bloccare l'account.
Dal deepfake alle truffe online: Crosetto di nuovo nel mirino
Non è la prima volta che Crosetto finisce nel mirino degli hacker. A febbraio 2025, infatti, diversi imprenditori italiani avevano cominciato a ricevere strane chiamate dal ministro. Chiedeva a tutti di versare circa un milione di euro su un conto corrente con base Hong Kong per "pagare il riscatto necessario a liberare dei giornalisti italiani rapiti in Medio Oriente". Ovviamente era tutto falso. La voce di Crosetto era stata clonata con l’intelligenza artificiale.
Ora il nuovo attacco al profilo X solleva nuovi interrogativi sull’efficacia delle misure di protezione adottate dalle piattaforme social e sulla necessità di rafforzare la sicurezza degli account di rappresentanti istituzionali.