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Gli smartphone ci ascoltano? Forse abbiamo un primo indizio per capirlo

La teoria degli smartphone che sono in grado di ascoltarci è poco più di una leggenda metropolitana. Secondo un’inchiesta di 404 Media però ci sarebbe una grande azienda di media pronta a vendere questo servizio.
A cura di Valerio Berra
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Prima o poi è successo a tutti. Si apre lo smartphone, si guarda qualche social e tra un meme e una foto di amici spunta fuori un annuncio. “Ho parlato di queste scarpe ieri! Non le ho mai cercate sui social”. Conseguenza diretta: “Questi cosi ci ascoltano”. La teoria degli smartphone che sono in grado di ascoltare le conversazioni è abbastanza radicata.

Esiste un trend di TikTok in cui si prende lo smartphone al partner e si iniziano a elencare i regali che si vorrebbe ricevere, sperando di farglieli trovare nelle pubblicità. Una teoria a cui ora potrebbe aggiungersi un piccolo elemento di realtà.

Come funziona il tracciamento dei nostri dati

Quella degli smartphone che ci ascoltano non è una tesi che ha molte dimostrazioni. Per adesso l’ipotesi più prudente è che si tratti di una problema di percezione. I nostri dati vengono tracciati in diversi modi. Prima di tutto dai cookie ma anche dalle impronte che lasciamo sui social media quando mettiamo un like o semplicemente guardiamo un video più a lungo di un altro.

E così fra i mille annunci costruiti in maniera chirurgica sui nostri interessi può capitare di trovarne uno di cui abbiamo appena parlato con i nostri amici. Ovviamente lo notiamo, anche se magari è solo una fra le decine di inserzioni che ci bombardano tutti i giorni. E da lì pensiamo subito che il nostro smartphone sia stato in grado di registrarla rubandola alle nostre conversazioni.

Il nuovo servizio di “Ascolto Attivo”

La testata 404 Media ha scoperto qualcosa di più. Forse è ancora presto per mettere i dubbi sugli smartphone che ci ascoltano nel cassetto delle teorie del complotto. Un reportage pubblicato il 14 dicembre ha fatto emergere che un team di marketing di Cox Media Group (CMG) avrebbe venduto pacchetti di pubblicità in cui era previsto un “Ascolto Attivo” delle conversazioni dei clienti. 404 Media parla di un monitoraggio “sulla base di conversazioni casuali in tempo reale”.

Alcuni dipendenti di Cox Media avrebbero parlato di questo servizio anche sui social, nello specifico su LinkedIn. Il servizio non sarebbe stato in fase di sviluppo ma già in vendita, secondo 404 Media uno dei loro giornalisti avrebbe anche parlato con uno dei rappresentanti per discutere i diversi pacchetti di offerte. Le informazioni ascoltate dagli smartphone vengono definite: “Voice Data”. Cox Media non ha fornito repliche a questa inchiesta.

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