video suggerito
video suggerito

Da oggi lo Spid diventa a pagamento per i clienti InfoCert: cosa succede a tutti gli altri

I clienti che hanno fatto lo Spid con InfoCert dovranno pagare un canone annuo di 5,98 euro all’anno. Non è la prima volta che succede: è capitato lo stesso anche ai clienti Aruba. Al momento è difficile fare previsioni per il futuro ma la tendenza verso cui sembra andare il governo è quella di puntare, come strumento, sulla Carta di Identità Elettronica.
A cura di Valerio Berra
1 CONDIVISIONI
Immagine

Fare lo Spid non è più gratuito. O almeno, negli ultimi mesi ha smesso di esserlo per una serie di operatori. A inizio maggio Aruba ha smesso di offrire il suo servizio in forma gratuita. Il costo per ogni anno di attivazione è stato fissato a 5,98 euro. Ora anche InfoCert ID è passato a pagato, con un canone annuale che anche in questo caso arriva esattamente a 5,98 euro all'anno.

Ora. Il sistema per avere un’identità digitale riconosciuta in Italia è in effetti macchinoso. Per accedere bisogna scegliere un operatore. Sul sito ufficiale spid.gov.it trovate l’elenco di tutti gli operatori che detengono le licenze necessarie. Sono 12 e i loro servizi sono leggermente diversi. Il passaggio da gratis a pagamento era già stato annunciato lo scorso giugno.

Quali sono i servizi che permettono di fare lo Spid

Nel portale dello Spid trovate tutte le specifiche, dai livelli di sicurezza all’area geografica di riferimento alle regioni geografiche in cui viene considerato valido. Un esempio: lo Spid fatto attraverso TeamSystem ID ha un livello di sicurezza di 2 su 3 ed è riconosciuto solo in Italia. Quello fatto con Poste Italiane ha un livello di sicurezza 3 su 3 ed è valido non solo in Italia ma anche fuori dall’Europa. E ancora. Lo Spid fatto con InfoCert ID ha un livello di sicurezza di 2 su 3 ed è valido sia in Italia che fuori dall’Europa.

Cosa succede ora se sei un cliente InfoCert

Il passaggio dalla versione gratis a quella a pagamento, spiega HDBlog, non avverrà all’improvviso. Per farlo è necessario un consenso esplicito da parte del cliente. InfoCert quindi sta inviando una mail a tutti i suoi clienti per pagare il canone annuo dell loro Spid. Senza il versamento della quota, lo Spid verrà lasciato scadere. Per revocarlo vi consigliamo di cercare il modulo di recesso direttamente sul sito di InfoCert.

Gli Spid diventeranno tutti a pagamento?

Dopo Aruba e dopo InfoCert ora la domanda è legittima: lo Spid diventerà a pagamento anche per altri operatori? Al momento non ci sono certezze. Ma la questione è interessante. Il più grande operator di Spid in Italia resta Poste Italiane: gestisce circa il 70% delle utenze. Il 5 marzo scorso è stato firmato il decreto che ha destinato 40 milioni di euro ai fornitori, cosa che dovrebbe sostenere il servizio ancora un po’.

C’è però un problema. Dalle intenzioni del governo sembra che l’obiettivo non sia tanto quello di far sopravvivere lo Spid ma di puntare sulla Carta di Identità Elettronica, la CIE. La CIE è sempre un sistema di riconoscimento che serve per entrare nei sistemi dalla pubblica amministrazione. Sta acquisendo tutte le funzioni dello Spid, è gratuita e con buona probabilità nei prossima anni sostituirà ogni accesso ai servizi digitali.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views