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Da dove arriva la storia “All eyes on Rafah” su Instagram: tutto parte dal profilo di un ragazzo

Dopo l’ultimo raid dell’esercito israeliano sul campo profughi della città di Rafah, a Gaza, su Instagram è diventata virale un’immagine con lo slogan “All eyes on Rafah”. Si tratta di una catena social resa possibile dalla funzione “Tocca a te”. Siamo risaliti all’utente che l’ha condivisa per primo.
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"All eyes on Rafah". Poche parole, un chiaro messaggio: occhi aperti su Rafah. È molto probabile che chiunque apra Instagram in queste ore si imbatterà in una o più storie con la stessa identica immagine: una ricostruzione digitale di quel che rimane dopo gli attacchi di Israele della città di Rafah vista dall'alto, in cui alcune tende del campo profughi sono disposte in modo da formare in modo inequivocabile la scritta "All eyes on Rafah".

Si tratta dello slogan diventato il simbolo delle proteste per chiedere la fine degli attacchi dell'esercito israeliano sulla popolazione palestinese e il cessate il fuoco in tutta la striscia di Gaza. Ora questo slogan è ovunque su Instagram: in poche ore da quando è stata lanciata, la storia è diventata virale, essendo stata ricondivisa da più di 22 milioni di persone. Un numero destinato a crescere ancora.

Com'è nata la storia virale "All eyes on Rafah"

La catena social è partita dopo l'ultimo attacco israeliano del 27 maggio sul campo profughi nella città di Rafah che ha ucciso 45 persone e ferito altri 180. Tra le vittime ci sono anche donne e bambini. Subito dopo le immagini atroci dal campo profughi hanno iniziato a circolare sui social. Poco dopo nelle storie degli utenti di tutto il mondo è comparsa la storia diventata virale.

La funzione che ha permesso tutto questo è un semplice adesivo. Si chiama "Tocca a te" e di solito viene usato per lanciare delle catene social, attraverso cui, dato un certo tema, ogni utente può inserire in quel trend una propria foto o ricondivere la stessa immagine già pubblicata da altri. È questo quello che è accaduto con l'immagine di Rafah. Basta infatti solo cliccare l'adesivo visibile sulla storia e Instagram creerà in automatico una nuova storia con la stessa immagine.

Da chi è partita la storia

Chiunque può capire da chi è partita la storia. A sinistra del pulsante "Tocca a te" è visibile una sezione che mostra il numero delle persone che hanno partecipato fino a quel momento alla catena. Adesso il numero è di 22,3 milioni di utenti.

Cliccando in questa sezione dell'adesivo chiunque può vedere non solo da chi è stata ricondivisa la storia, ma anche chi l'ha pubblicato per primo. Nel caso specifico della storia su Rafah, l'utente che l'ha lanciata si chiama shahv4012 (@chaa.my_). Si tratta di un ragazzo – almeno così sembra dalla foto profilo – e stando alle emoji delle bandiere inserite nella sua bio (Malesia e Singapore) non dovrebbe avere origini palestinesi. Non è un creator dai numeri mozzafiato: al momento conta meno di 10.000 follower e da quello che ha postato finora sembra un fotografo che utilizza i social per ricondividere le sue foto.

Perché il successo di questo contenuto non era scontato

Il successo di questa catena dall'enorme potenziale mediatico merita qualche riflessione anche dal punto di vista del funzionamento dei social in merito alla questione palestinese. Subito dopo i primi attacchi dell'esercito israeliano su Gaza seguiti all'attentato di Hamas del 7 ottobre 2023 diversi utenti hanno infatti iniziato a segnalare problemi sulle piattaforme di Meta nel momento in cui provavano a pubblicare contenuti a difesa della popolazione palestinese. Secondo queste segnalazioni i contenuti contenenti la parole Gaza, Palestina o Hamas sembravano penalizzati dall'algoritmo o perfino oscurati. Noi di Fanpage.it abbiamo fatto un tentativo con una storia da uno dei nostri profili e abbiamo notato diverse anomalie.

Ecco perché rispetto alla politica penalizzante adottata da Meta in questi mesi rispetto ai contenuti sulla situazione a Gaza – e più in generale di argomento politico – fa strano vedere una storia con scritto a chiare lettere "All eyes on Rafah" ricondivisa da milioni di utenti.

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