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Come funziona la truffa dei “pacchi Amazon non reclamati” su Facebook

La truffa dei pacchi non reclamati di Amazon è tornata sui social. Con un paio di euro vengono promessi bancali interi di prodotti, ovviamente l’unico esito di questa operazione è il furto di dati personali.
A cura di Valerio Berra
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Le immagini sono allettanti. Bancali di pacchi accumulati appena fuori dai magazzini, loghi Amazon ovunque, confezioni di articoli di ogni tipo appena protette da un velo di cellophane. Ma soprattutto il prezzo: giusto 2,95 euro per un intero bancale di merci. Mancavano giusto un paio di ore in più di lavoro su Photoshop per rendere tutto davvero credibile. La truffa dei pacchi non reclamanti su Amazon è tornata su Facebook.

Tutto parte dai post sponsorizzati. Mentre scorrono la bacheca del social gli utenti incappano in messaggi come: “Amazon sta liberando i suoi magazzini dai pacchi non reclamati. Per evitare di pagare le spese di smaltimento, l’azienda ha deciso di metterli in palio. Rispondendo ad alcune domande è possibile aggiudicarsi un pallet di vari dispositivi elettronici per 2,95 euro”. Da  notare che il post, nonostante sia una truffa, soddisfa i criteri per la sponsorizzazione di Facebook.

FANPAGE | Il post sponsorizzato su Facebook
FANPAGE | Il post sponsorizzato su Facebook

Il sito che copia Amazon

Dopo l’annuncio gli utenti sono invitati a seguire un link per procedere con l’acquisto dei pacchi non reclamati. Qui cominciano i segnali di truffa più evidenti. Il portale a cui si arriva è una copia del vero Amazon. Una copia fatta abbastanza male. I colori sono simili, stessa tonalità ma intensità diverse. Il messaggio di benvenuto è scritto con un italiano stentato. Possiamo immaginare che sia tradotto in automatico dal francese, visto che in cima al sito campeggia la scritta “Livraison gratuite”, “Spedizione gratuita”.

"Congratulazioni, 3 Settembre, 2023, Amazon lancia un'azione azione senza precedenti in Italiano. Ogni anno si accumulano nei magazzini molti pacchi non reclamati. Secondo le regole, Amazon può buttare via questi ma distribuisce articoli a caso per soli 2.95 €".

Ovviamente la pratica di Amazon di regalare merci per un paio di euro non è vera. Non esistono riffe di pacchi in giacenza. A questo punto bisogna rispondere a un breve sondaggio in cui possiamo scegliere anche il tipo di prodotti a cui siamo interessati. Che fortuna. Ora per agguantare il nostro pacco c’è solo un ultimo passaggio. Ci compare un gioco sullo schermo con nove scatole chiuse. Possiamo sceglierne tre: se almeno in una troviamo qualcosa, il bancale di pacchi in giacenza sarà nostro.

FANPAGE | I dati richiesti per accedere ai pacchi non reclamati
FANPAGE | I dati richiesti per accedere ai pacchi non reclamati

Primo tentativo a vuoto. La tensione sale. Secondo tentativo a vuoto. Siamo spacciati. Al terzo tentativo però tutto funziona e dalla scatola esce un’immagine ritagliata male e ingrandita peggio con delle scatole tenue insieme da lacci elastici. Sembrano tutti forni elettrici. Da qui parte un timer di due minuti per completare il pagamento. Ci vengono chiesti tutti i nostri dati e ovviamente poi gli estremi della banca.

Tutti i segnali della truffa

“Se sembra una truffa, allora è una truffa”. È una delle regole più vecchie per muoversi su internet e anche in questo caso funziona. Il sito cerca di sembrare Amazon nei loghi, nei colori e nelle funzioni ma ovviamente cade nei fondamentali. I pulsanti che dovrebbero portarci al carrello di Amazon o al nostro account sono bloccati. Le scritte sono metà in francese e metà in italiano e i commenti degli utenti sono tutti falsi.

Come lo capiamo? Tutti le recensioni sono positive e piene di reaction che le confermano. Inoltre a qualsiasi ora proviate ad accedere troverete le stesse recensioni nelle stesse posizioni con però orari sempre aggiornati per farle sembrare recenti. Per fugare ogni dubbio vi basterà provare a scrivere un commento: non verrà mai pubblicato.

FANPAGE | I finti commenti che si trovano sul sito tra le recensioni
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