Ci hanno proposto un lavoro da 4.000 euro al mese via sms: abbiamo accettato

La promessa di guadagni facili è una delle esche più spesso usate nelle truffe telematiche. Negli ultimi tempi i cybercriminali hanno affinato la trappola: la promessa di guadagni stratosferici resta ma veicolata da offerte di lavoro, così da far sembrare più verosimile il tutto. È quello che succede tramite la telefonata-truffa "Abbiamo ricevuto il tuo curriculum".
Da qualche mese a questa parte, questo genere di truffa si sta spostando sempre di più anche su altri canali, come SMS o WhatsApp. Anche noi di Fanpage.it ne abbiamo ricevuto uno e abbiamo seguito le istruzioni per vedere a cosa ci avrebbero portato. Ecco cosa abbiamo scoperto.
Cosa dice il messaggio truffa
La nostra offerta è arrivata via SMS, ma messaggi di questo tipo possono arrivare anche attraverso le app di messaggistica più comuni, come WhatsApp. Le modalità sono sempre le stesse, il testo può variare in qualche dettaglio. In sostanza, il mittente si presenta come il recruiter di un'importante azienda, spesso una multinazionale con sede all'estero. L'offerta è davvero allettante: promette guadagni anche fino a 4.000 euro al mese per lavorare poche ore al giorno da casa.
Il primo elemento sospetto è il numero da cui arriva: inizia con un prefisso straniero +212, inoltre è stato inviato anche a un altro numero. Potrebbe sembrare una chat di gruppo, ma il sospetto è che si tratti di una tecnica spesso utilizzata nelle truffe telematiche per far sembrare il messaggio più affidabile e non rivolto a un preciso soggetto.
Come capire che si tratta di una truffa
Chi scrive fa subito il nome di un'azienda italiana reale e dice di aver notato il nostro profilo sui social. Questa è una tecnica tipica dei cybercriminali per indurre le vittime a cadere nella trappola. Si chiama spoofing e consiste nel fingersi qualcun altro, di solito un'azienda riconoscibile, un ente affidabile ma anche un personaggio dello spettacolo, per risultare più affidabile.
Poi il testo dall’italiano passa allo spagnolo. Questo è un altro evidente campanello d’allarme: spesso il testo dei messaggi-truffa, anche quando arrivano per email, presenta errori grammaticali, refusi, punteggiatura imprecisa. A volte, leggendoli, si ha l’impressione che siano stati tradotti male da un’altra lingua.
Chiaramente l'oggetto del messaggio è quello che suona più strano: fino a 500 euro al giorno per un massimo di 90 minuti di lavoro al giorno. Stipendio al mese: minimo 4.000 euro. Tutto questo senza nessun tipo di colloquio. Come se non bastasse, ci propongono un bonus di benvenuto e il contatto fornito per chiedere informazioni è su Telegram, canale che viene spesso utilizzato dai truffatori perché consente un maggiore anonimato.
Mettiamo qui di seguito il testo integrale del messaggio per maggiore chiarezza:
Ciao, sono Evelyn del team EPRICE Global Recruitment. Il tuo profilo è apparso su diverse piattaforme e ha attirato l'attenzione di diverse agenzie di recruiting online in Italia. Nos complace informarle que, tras una primera revision, nos gustaria ofrecerle una oportunidad de trabajo remoto. Durata: 60-90 minuti al giorno Retribuzione giornaliera: 150 – 500 euro (pagamento lo stesso giorno). Reddito minimo mensile: 4000 euro. Orari e luogo di lavoro flessibili. Se desideri una nuova sfida, mostrare il tuo talento e collaborare con un team di alto livello, unisciti a noi. Contatta il responsabile del reclutamento per ricevere un bonus di benvenuto di 8 euro. Se sei interessato o interessata, contattaci su Telegram: ******.
Le verifiche di Fanpage
Noi di Fanpage.it abbiamo provato comunque a fare quello che ci veniva detto. Abbiamo così scritto al contatto Telegram indicato, dicendo che avevamo ricevuto la loro offerta di lavoro e che ne volevamo sapere di più. Ci rispondono subito: "Siamo una piattaforma innovativa che aiuta i negozi a migliorare le loro recensioni, aumentare visibilità e trovare veri consumatori per recensire i prodotti". Ci propongono di fare una prova per cui riceveremo all’istante 8 euro. Continuiamo a fingere di essere interessati. Ci mandano un link, rimanda a uno smartphone in vendita online: dobbiamo solo mettere mi piace e girare uno screenshot del lavoro fatto. Lo facciamo. A quel punto ci dicono che per ricevere il pagamento dobbiamo fornire i nostri dati: nome, cognome, età, numero di telefono e il nostro IBAN.
A questo punto ci fermiamo. Quando non siamo certi dell’identità del soggetto che ci ha contattato è infatti importante non fornire mai i propri dati, né tanto meno quelli sensibili. Facciamo però un ultimo test, chiedendo apertamente: "Come faccio a sapere che è sicuro?".
La posizione dell’azienda coinvolta
Il mio interlocutore, probabilmente un chatbot data la velocità della risposta, mi risponde così: "Siamo una società registrata", e mi fornisce anche indirizzo della sede e partita IVA. Facciamo una verifica online e in effetti i dati corrispondono a quelli ufficiali dell’azienda ePrice. Questo ha ulteriormente rafforzato i nostri sospetti che si trattasse di un caso di spoofing, ovvero i presunti truffatori stavano usando il nome e i dati di un’azienda reale per essere più credibili e indurre i malcapitati a cadere nella trappola.
Per esserne certi abbiamo contattato l’azienda ePrice al numero per l’assistenza clienti indicato sul sito ufficiale: ci hanno confermato di non avere nulla a che fare con il messaggio che abbiamo ricevuto, né con l’allettante offerta di lavoro in esso contenuto.
Chiaramente, quindi, chi ci ha contattato non era chi diceva di essere, ma ha sfruttato l’identità di un’azienda reale, probabilmente per ottenere i nostri dati personali e bancari. Non possiamo dire con certezza quale fosse l'obiettivo ultimo della truffa, ma una cosa è certa: se ricevete messaggi simili a quello arrivato a noi, non rispondete, non cliccate su eventuali link e soprattutto non fornite mai i vostri dati, ma segnalate l'accaduto alla Polizia Postale.