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Intelligenza artificiale (IA)

Bumble usa l’intelligenza artificiale per nascondere le foto di nudo (e ora tutti potranno copiarla)

L’app di incontri ha sviluppato un sistema molto efficace per evitare di ricevere dickpic a tradimento nelle chat.
A cura di Valerio Berra
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Nell’infinito glossario digitale, il cyberflashing non è ancora entrato nell’uso corrente. Almeno in Italia. Con questa parola si fa riferimento a tutta una serie di molestie che consistono nell’inviare foto di nudo non richieste. Il classico dickpic messo a tradimento nei messaggi di Instagram. Uno dei luoghi virtuali dove questo reato avviene più spesso è la chat delle app di incontro. Il fatto di aver segnalato reciproco interesse e aver cominciato una conversazione non garantisce che si possa passare subito all’invio di nudi.

Per evitare questi incidenti l’app di incontri Bumble ha integrato alle sue chat un sistema basato su intelligenza artificiale in grado di analizzare le foto, pixelarle e chiedere a chi le riceve se vuole davvero vederle. Il sistema si chiama Private Detector ha esordito per la prima volta nel 2019. Questa tecnologia ha funzionato talmente bene che ora Bumble ha deciso di aprirla a tutti pubblicandola su GitHub, la piattaforma dedicata agli sviluppatori dove si trovano anche programmi in Open Source.

L’app: “Vogliamo rendere internet un posto più gentile per tutti”

Bumble è stata fondata da Whitney Wolfe, cofondatrice di Tinder. Wolfe era andata via da Tinder dopo aver citato in giudizio l’azienda per discriminazioni e molestie, reati per cui Wolfe ha ricevuto effettivamente un risarcimento da un milione di dollari. Rispetto alle altre app di dating, Bumble ha una particolarità: sono le donne a dover fare la prima mossa. Quando avviene il match tra due profili, la conversazione inizia solo se è una ragazza a scrivere.

Bumble ha scelto di aprire la sua intelligenza artificiale a tutti per permettere anche alle piccole aziende di utilizzare questo filtro: “C'è bisogno di affrontare questo problema al di là dell'ecosistema di prodotti di Bumble e impegnarsi in una conversazione più ampia su come affrontare il problema delle foto oscene non richieste per rendere Internet un posto più sicuro e gentile per tutti”.

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