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Arriva un messaggio dal CUP ma è una truffa: perché non dovresti mai richiamare i numeri con prefisso 893

La Regione Lombardia mette in guardia su sms che sembrano provenire dal CUP ma sono invece dei tentativi di truffa: quali sono i segnali per riconoscerli e cosa fare se arriva un messaggio simile.
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In questi giorni stanno circolando degli sms truffa che dicono di arrivare dagli uffici CUP o da altre strutture sanitarie regionali. Lo ha segnalato in una nota ufficiale a inizio novembre la Regione Lombardia, in cui viene raccomandato ai cittadini di non fidarsi mai di messaggi che chiedono informazioni personali, né tantomeno di richiamare eventuali numeri o cliccare link presenti all'interno di questo genere di messaggi.

Il messaggio truffa

Non è la prima volta che succede. Già la scorsa estate la Regione Lombardia aveva messo in guardia sui rischi di alcuni sms che stavano circolando in quel periodo e che sostenevano di arrivare dalle ASL del territorio lombardo. Come in quel caso, anche in questo nuovo messaggio truffa i cybercriminali cercano di far leva sulla paura, fingendosi un ente sanitario e simulando l'esistenza di una "comunicazione urgente" che riguarderebbe il destinatario.

Lo schema è lo stesso, cambia solo qualche dettaglio: quella volta il messaggio sembrava arrivare dall'ASL, questa volta invece dice di essere una comunicazione da parte degli uffici CUP, ma il contenuto del messaggio rimane più o meno invariato: si dice al destinatario di richiamare un numero sospetto, come 89342270, per ricevere la comunicazione urgente che lo riguarda.

La tecnica del phishing

La tecnica è quella nota, tra le più usate nelle truffe online, del phishing: ovvero i truffatori usano l'identità di un ente o un'azienda realmente esistenti e affidabili per trarre in inganno la vittima e spingerla a fare quello che le viene chiesto, come fornire i propri dati personali, a volte anche quelli sensibili, come password o dati bancari. Un altro tentativo di truffa che sta circolando in queste settimane sembra invece essere la notifica di una sanzione amministrativa da parte di pagoPa.

I segnali per riconoscere la truffa

"Regione Lombardia precisa che si tratta di contenuti fraudolenti, non riconducibili al Sistema Socio-Sanitario Regionale", specifica l'ente nella nota ufficiale, in cui vengono spiegati anche quali sono i segnali che permettono di smascherare questi tentativi di truffa.

Per prima cosa in entrambe le truffe c'è un campanello d’allarme molto comune in questo genere di messaggi fraudolenti, ovvero la presenza di errori o informazioni non corrette. Ad esempio, nel messaggio che circolava la scorsa estate si parlava di ASL, ma in Lombardia non esiste più questa dicitura: le aziende sanitarie locali si chiamano infatti ATS, "Agenzia di Tutela della Salute".

Anche in questo caso c'è un errore grossolano: il messaggio dice di arrivare dagli "uffici del CUP Centro Unico Primario", ma la sigla CUP sta per Centro Unico di Prenotazione, il servizio per prenotare una visita o un esame attraverso il sistema sanitario nazionale. Ovviamente, presi dall'agitazione di fronte a un messaggio che potrebbe riguardare la nostra salute, potremmo non essere abbastanza lucidi per accorgi di queste imprecisioni, ma sono proprio questi dettagli che possono farci capire che potremmo essere davanti a un tentativo di truffa.

Cosa fare in questi casi

È importante – aggiunge Regione Lombardia – non richiamare numeri che iniziano con il prefisso 893, perché questo è proprio di servizi a pagamento anche molto costosi, che non vengono mai utilizzati né da Regione Lombardia, né da altri enti sanitari come le ATS, le ASST (Aziende Socio-Sanitarie Territoriali) e gli ospedali.

Se ricevete un sms di questo tipo o simili, la cosa più importante da fare è non rispondere, né richiamare eventuali numeri suggeriti o cliccare link presenti, anche se il mittente dice di essere un ente sicuro e affidabile. È altrettanto importante non fornire i propri dati personali, di nessun tipo, e soprattutto mai password, pin o codici di autenticazione. In caso sospetto è sempre meglio segnalare la comunicazione che avete ricevuto alla Polizia Postale.

Per chiarire eventuali dubbi sulle proprie visite o prestazioni sanitarie è fondamentale – ricorda la Regione Lombardia – utilizzare soltanto i canali ufficiali, come il CUP e i numeri regionali ufficiali, il Portale Prenotasalute o i siti ufficiali di ASST/ATS/IRCCS.

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