Alla fine i frigoriferi hanno imparato a dirci quando scadono le verdure

Spesa. Casa. Sistemazione spesa. Poi tutto il resto. Una vita da navigare, i pasti da mettere insieme, i tempi pensati per cucinare una cena che si dimezzano dopo aver fatto tardi al lavoro. Alla fine quel cesto di carote fresche adibito a contorno è diventato un agglomerato di muffe buone per un laboratorio di biologia.
Bene. Dopo aver colonizzato pc e telefoni, gli algoritmi di intelligenza artificiale hanno cominciato ad arrivare anche negli elettrodomestici. Nei frigoriferi uno dei primi campi di sperimentazione riguarda il cibo. E nello specifico proprio il controllo delle date di scadenza dei cibi. Un controllo che avviene in due fasi.
Come fanno i frigoriferi a capire cosa hanno davanti
Le tecnologie cambiano a seconda del modello. C’è una parte hardware, composto fondamentalmente da telecamere e sensori che devono analizzare gli alimenti mentre entrano nel frigo e c’è la parte software, che collega tutti i dati ricavati dai sensori per capire che cibi sono e soprattutto quando scadono.
Gli algoritmi di intelligenza artificiale entrano proprio in questo passaggio, come spiega Daniele Pugliese, Head of Cooling di Haier Europe: “L’intelligenza artificiale è uno strumento fondamentale per rendere la tecnologia di conservazione perfetta. Grazie all’intelligenza artificiale riusciamo ad avere un ciclo completo di controllo su tutto quello che avviene all’interno del frigorifero”.
Gli algoritmi e la conservazione del cibo
Una volta capito che tipo di cibo abbiamo davanti restano due problemi: come ricordarlo e come conservarlo. La risposta al primo punto è abbastanza semplice. Basta ricordarlo dall’app collegata al frigorifero. Spiega sempre Daniele Pugliese:
"Se il cibo sta per scadere ti viene mandato un allarme anche il giorno dopo che dice: “Per favore mangialo perché sennò scade”. L’abbiamo pensato in maniera molto semplice da capire. Non devi stare a pensare alla data”.
Il secondo punto, più complesso, riguarda invece come il frigorifero aggiusta la temperatura in base al cibo che sta conservando. Questo parametro varia in base al modello di frigorifero che abbiamo e al lavoro fatto sugli scompartimenti. Combinando tutti questi sistemi si può portare molto in avanti la conservazione degli alimenti:
“Abbiamo pensato a un cassetto speciale che si chiama Nutri Bank che può far raggiungere la conservazione perfetta, quindi senza odori. In questo modo la conservazione per proteine come carne o pesce può arrivare a 10 giorni”.