Agenzie delle Entrate down, problemi con il sito: difficoltà per l’invio del 730 precompilato

Quella di oggi, venerdì 16 maggio, è stata una mattinata difficile per i contribuenti che hanno provato ad accedere sull'area del sito dell'Agenzia delle Entrate dedicata alla dichiarazione precompilata del modello 730 per il 2025. La finestra per integrare, modificare accettare il modello si è aperta infatti ieri, giovedì 15 maggio.
Cosa sta succedendo sul sito dell'Agenzia delle Entrate
Da questa mattina, attorno alle ore 10.30, diversi contribuenti stanno segnalando malfunzionamenti, rallentamenti o blocchi quando provano ad accedere al sito dell'Agenzia delle Entrare per modificare o accettare il modello 730. Anche adesso, pomeriggio inoltrato, se proviamo ad accedere nell'area il sito ci blocca, mettendoci in attesa.
Nel momento in cui siamo sul punto di dover accedere secondo le modalità indicate, con SPID, CIE o CNS, si apre in automatico una schermata con questo messaggio "Sei in attesa di entrare nell'area riservata dell'Agenzia delle Entrate. Quando sarà il tuo turno, avrai a disposizione 10 minuti di tempo per accedere". Restiamo in attesa ma non succede nulla.
Le tempistiche per modificare la dichiarazione
Il modello 730 precompilato, ovvero il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati, è disponibile dal 30 aprile 2025 nella sezione dedicata dell'Agenzia delle entrate. Da ieri, 15 maggio, si è invece aperta la finestra per accettare il modello così com'era, inserire eventuali integrazioni o apportare delle modifiche.

A fronte dei problemi riscontrati questa mattina, sia l'ordine dei commercialisti (CNDCEC), attraverso una lettera del presidente Elbano de Nuccio al direttore dell'Agenzia Vincenzo Carbone, che il Codacons hanno chiesto che vengano prorogati i termini delle scadenze fiscali previste per oggi.
"Abbiamo richiesto l'intervento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate – spiega il Tesoriere con delega all'area fiscalità del CNDCEC, Salvatore Regalbuto – al fine di accertare l'irregolare funzionamento del servizio con conseguente proroga come previsto dalle norme".