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Intelligenza artificiale (IA)

I rischi dell’IA: “Sono 30 anni che faccio previsioni meteo, sto per perdere il lavoro?”

L’intelligenza artificiale potrà migliorare e potenziare il settore della meteorologia e in parte lo sta già facendo. In questo scenario di grande cambiamento qual è il destino dei meteorologi? Le risposte di Derek Brockway, meteorologo storico della Bbc.
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BBC WALES NEWS | Un frame dalle previsioni meteo condotte da Derek Brockway
BBC WALES NEWS | Un frame dalle previsioni meteo condotte da Derek Brockway
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Derek Brockway è un volto storico della televisione inglese. Per quasi 30 anni ha presentato il meteo da una delle emittenti più importanti del Regno Unito, la Bbc. D'altronde, anche se i tempi cambiano, e con loro i canali con cui ci informiamo, tutti abbiamo bisogno del meteo e quindi dei meteorologi.

Eppure, negli ultimi anni lo sviluppo dell'intelligenza artificiale sembra gettare un'ombra anche sul futuro di questi professionisti. Se da una parte infatti l'IA potrebbe migliorare l'accuratezza delle previsioni, dall'altra già alcuni Paesi stanno sperimentando presentatori generati con l'IA: "Tutto questo – si interroga Brockway – significa che i meteorologi come me potrebbero presto essere tutti disoccupati?"

Come l'IA sta modificando il meteo

Come per praticamente qualsiasi campo in cui l'intelligenza artificiale è entrata a gamba tesa, il cuore della questione è trovare un bilanciamento tra rischi e benefici. Nell'ambito della meteorologia l'IA – scrive l'esperto della Bbc – sta facendo grandi cose: ad esempio il Met Office, il servizio meteorologico nazionale del Regno Unito, insieme all'Alan Turing Institute, il centro nazionale del Regno Unito che si occupa di intelligenza artificiale, stanno elaborando un nuovo modello di previsione basato sull'apprendimento automatico, il FastNet. Come anticipa il nome, il suo punto di forza è la velocità: può essere decine di migliaia di volte più veloce dei modelli impiegati finora.

Inoltre, l'intelligenza artificiale – spiegano gli esperti del Met Office – potrebbe rendere disponibili in un futuro non troppo lontano previsioni "iper-localizzate", personalizzate in base al codice postale e a un minor costo ambientale.

Il destino dei meteorologi

Tuttavia, gli eventi estremi e l'evoluzione del clima dovuta al cambiamento climatico potrebbero rappresentare un limite per gli attuali modelli di apprendimento automatico: "Il passato non è più un indicatore affidabile del futuro – spiegano gli esperti – quindi abbiamo bisogno di modelli tradizionali di previsione meteorologica numerica per esplorare come il clima può cambiare e generare set di dati ricalibrati".

C'è poi tutta la questione legata all'aspetto più puramente umano, fondamentale per alcune professioni. Fanpage.it ne aveva parlato con il professore Francesco Rubino, indicato dal Time tra le persone più influenti nell'ambito della salute per il 2025.

Tuttavia, anche per quanto riguarda le previsioni meteo l'aspetto umano potrebbe non essere così facilmente sacrificabile. Questo almeno è il punto di vista di alcuni del settore, come il meteorologo del Met Office Aidan McGivern, che allo storico volto del meteo della Bbc ha detto: "È importante per le persone avere presentatori di cui si fidano. Nessuno vuole una versione AI di Derek. Vogliono il vero Derek, qualcuno che possa prendere tutti i dati e spiegarli in un modoche abbia senso".

"Il potenziale dell'IA nelle previsioni meteo è immenso. Ma non sostituirà completamente i metodi tradizionali. È più probabile – si augura Brockway – che l'IA diventi uno strumento per i meteorologi come me. Per ora, almeno, penso che il mio lavoro sia al sicuro".

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