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Tuo figlio potrebbe avere bisogno di più abbracci. Ma ci sono modi giusti e sbagliati di darli

L’abbraccio è importante per il nostro benessere in ogni fase della vita, ma nei bambini ha un ruolo importante nella regolazione delle emozioni, oltre ad essere un’espressione di affetto che dà conforto e sicurezza.
A cura di Valeria Aiello
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C’è qualcosa in più nell’abbraccio. Per qualcuno potrebbe essere solo un gesto di affetto ma per qualcun altro può trasformarsi in molto di più, specialmente se la persona che ne ha bisogno è un figlio, magari dopo una giornata difficile o perché si sente solo e stressato. Lo dicono gli esperti, che sottolineano quanto l’abbraccio sia importante in ogni fase della vita.

Un buon contatto aiuta a lenire il sistema nervoso e svolge un ruolo importante nella regolazione delle emozioni”, ha affermato alla CNN Lisa Damour, psicologa clinica dell’Ohio specializzata in psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza. Secondo Damor, in un periodo prolungata incertezza come quello che siamo vivendo a causa della pandemia di Covid-19, e la conseguente riduzione del contatto tra le persone per limitare la trasmissione virale, anche in famiglia sta mancando il giusto contatto fisico, in parte anche a causa delle aspettative di alcuni genitori sul comportamento dei propri figli e il loro atteggiamento rispetto al distanziamento sociale.

Gli abbracci in famiglia, spiegano gli esperti, sono invece uno dei modi migliori per portare serenità in casa. “Alcuni bambini, tuttavia, sono più a loro agio nel cercare affetto, mentre altri sono alla ricerca di persone che interpretino i loro segnali, come ad esempio l’angoscia e la frustrazione – ha spiegato Sheri Madigan, psicologa clinica e professore associato di sviluppo infantile presso l’Università di Calgary in Canada – . Un ingrediente chiave per far sì che i bambini si sentano al sicuro è in realtà riuscire a captare quei segnali”.

Un modo per iniziare a sintonizzarsi con i segnali dei propri figli è semplicemente porre domande. “Ad esempio, ai bambini più piccoli si può chiedere: ‘Vuoi coccole?’ – dice Damour – . Agli adolescenti, soprattutto se stanno soffrendo, penso ad esempio che sarebbe bello dire: ‘Posso abbracciarti?’”.

Ma così come i bambini e ragazzi differiscono nel modo in cui comunicano il loro bisogno di affetto, anche il tipo di affetto che desiderano può essere diverso. Pertanto, il loro bisogno emotivo può essere soddisfatto in più modi, compiendo piccoli gesti come può essere stare insieme sul divano, oppure mettere una piccola sorpresa in qualche angolo della casa o nella loro merenda al sacco, oppure giocare insieme. Una delle componenti più importanti del giusto affetto fisico risiede infatti nell’assicurarsi che quel gesto, non necessariamente l’abbraccio, sia ciò che realmente il bambino vuole, altrimenti quello stesso gesto “avrà l’effetto opposto a quello che vorremmo per il bambino – prosegue Damour – . Invece di essere un’espressione di affetto confortante e rassicurante, diventa qualcosa che genera ansia”.

Ed è proprio qui che entra il gioco la lettura dei segnali del bambino. “Se percepisci che tuo figlio è stressato o sconvolto, potrebbe essere il momento di costruire un suo vocabolario emotivo e offrire affetto piuttosto che imporlo. Per cui, potrebbe essere di aiuto anche guardalo negli occhi e semplicemente dire: ‘Ehi, come stai? C'è qualcosa che posso fare per aiutarti?’” ha aggiunto Madigan.

Un altro aspetto importante è quello di rafforzare l’autonomia corporea dei bambini affinché gli abbracci diventino non solo efficaci e calmanti, ma servano anche a incoraggiare la loro capacità di “riconoscere l’affetto inappropriato e indesiderato per gli anni a venire – ha affermato Suzanne Barchers, autrice di libri educativi per bambini – . Penso che questa sia una conversazione che dovrebbe svolgersi in un ambiente confortevole, in cui un genitore dice, a seconda dell’età del bambino, ‘Con cosa ti senti a tuo agio?’. Non vogliamo spaventare i bambini, ma vale la pena dire: ‘Cos’è un buon abbraccio? Cos’è un cattivo abbraccio?”.

Parlare apertamente dell’abbraccio con i bambini potrebbe anche aiutarli a gestire meglio il loro comportamento con i coetanei. E anche se ci sono ancora ostacoli all’affetto fisico a causa della pandemia, provare a utilizzare forme di conforto appropriate è fondamentale e può aiutare i genitori ad assumere un ruolo guida nel far sentire i bambini al sicuro e amati.

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