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Questa primavera potrebbero nascere più gattini del solito, ma questa non è una buona notizia

Secondo alcune teorie l’aumentare delle temperature potrebbe anticipare l’inizio della stagione riproduttiva dei gatti. Questo significherebbe un aumento della popolazione felina selvatica, ma anche un rischio maggiore per la sopravvivenza di centinaia di specie a rischio estinzione.
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Quest'anno i gattini in arrivo durante la bella stagione potrebbero essere di più e secondo alcuni esperti, c'è la possibilità che questo fenomeno sia destinato a ripresentarsi ogni anno. A leggerla così, potrebbe sembrare una bella notizia – soprattutto per gli amanti dei felini -, ma per il Pianeta non lo è affatto. Per due motivi.

Innanzitutto, l'aumento della popolazione felina potrebbe rappresentare una minaccia per la conservazione della biodiversità mondiale, soprattutto per le specie a rischio estinzione. Anche se dal loro aspetto non lo si direbbe mai, i gatti domestici sono tra i principali predatori di altre specie animali. Oltre a questa possibile conseguenza, l'aumento dei gattini in arrivo è una brutta notizia anche per la cause: secondo diversi esperti potrebbe infatti essere una conseguenza della crisi climatica, che facendo aumentare le temperature predispone i gatti a un periodo fertile più lungo.

Perché l'aumento dei gattini non è una buona notizia

Chi ha un gatto lo sa bene: la loro stagione riproduttiva si concentra in alcuni mesi dell'anno, esattamente da febbraio a ottobre, in concomitanza quindi con la bella stagione e l'allungarsi delle giornate. C'è un motivo biologico per cui i gatti si riproducono in questa fase dell'anno: la luce del giorno favorisce infatti l'inizio dell'estro, ovvero il periodo di ovulazione delle gatte femmine.

Come ricostruisce un articolo di Gizmondo, però, secondo diversi esperti anche le temperature potrebbero influenzare la stagione riproduttiva dei gatti, in quando gli inverni più miti potrebbero fornire ai gatti più risorse per riprodursi, anche prima del periodo "naturale".

Gli effetti per le altre specie animali

Oltre a restituire la misura che l'impatto della crisi climatica può avere sui ritmi della vita sul Pianeta, queste teorie mettono anche in allarme per le conseguenze che l'aumento della popolazione felina selvatica potrebbe. Per i gatti stessi, ma anche per molte altre specie animali.

Non solo il possibile aumento dei gatti randagi sarebbe un problema per i rifugi che dovrebbero fare i conti con un numero sempre maggiore di animali da salvare e tenere in vita, ma potrebbe avere anche un costo importante in termini di biodiversità: i gatti infatti sono grandi cacciatori e in quanto tali catturano e uccidono tantissime specie animali anche molto diverse tra loro. Secondo uno studio pubblicato a dicembre 2023 su Nature Communications, sarebbero oltre 2.000 le specie animali cacciate dai gatti. Di queste 350 sono a rischio estinzione. L'aumento dei gatti selvatici costituirebbe quindi un'ulteriore minaccia per la loro sopravvivenza.

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