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Quali sono gli effetti nel tempo degli integratori di vitamina D sulle donne: lo studio

Un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Arizona ha analizzato la salute complessiva in oltre 30.000 pazienti in post-menopausa dopo più di 20 anni di assunzione dell’integrazione di vitamina D e calcio: a fronte di una riduzione del rischio di sviluppare il cancro, è stata evidenziata una maggiore mortalità per le malattia cardiovascolari.
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Oltre 8 donne su 10 sopra i 70 anni soffrono di carenza vitamina D. Questa, insieme al calcio, svolge un ruolo fondamentale per la salute delle ossa: non è un caso se l'osteoporosi, una malattia dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa minerale ossea e da un deterioramento del tessuto delle ossa, è una malattia soprattutto femminile: anche se anche gli uomini possono sviluppare questa malattia, le donne hanno un rischio quattro volte maggiore dei loro coetanei maschi.

Ecco perché la maggior parte degli integratori di calcio e vitamina D sono pensati proprio per le donne, soprattutto di età superiore ai 50 anni o comunque in menopausa, alle quali si promettono ossa più forti e in salute. Tuttavia, già in passato diversi studi hanno sottolineato l'importanza di assumerli solo laddove ce ne sia effettivamente bisogno. Ora, un nuovo studio dell'Università dell'Arizona ha mostrato gli effetti dell'integrazione di calcio e vitamina D nelle donne in post-menopausa dopo più di 20 anni dall'inizio dell'assunzione di questa categoria di integratori. L'obiettivo – hanno chiarito i ricercatori – era appunto analizzare meglio gli effetti a lungo termine degli integratori di calcio e vitamina D, ancora in buona parte poco noti.

Dopo più di 20 anni di integratori

Lo studio, pubblicato sulla rivista specialistica Annals of Internal Medicine, ha osservato gli effetti degli integratori di vitamina D e calcio in oltre 36.000 donne in post-menopausa, senza storia di cancro al senso o al colon, provenienti da tutti gli Stati Uniti. Si tratta infatti un follow up del più grande studio compiuto nel Paese, condotto sette anni fa dalla Women's Health Initiative (WHI), sugli effetti che questa classe di integratori può avere sulla salute complessiva delle donne in età avanzata.

Sebbene i risultati dello studio abbiano lasciato senza risposta diversi interrogativi, l'analisi degli eventi sanitari e dei tassi di mortalità delle donne che hanno partecipato allo studio in un arco temporale medio di 22,3 anni hanno permesso di fare due conclusioni importanti per quanto riguarda l'impatto sul cancro e le malattie cardiocircolatorie, una positiva e l'altra negativa.

Cosa hanno scoperto gli scienziati

Partiamo dalla buona notizia. Le donne a cui sono stati somministrati integratori di calcio e vitamina D avevano un rischio inferiore del 7% di morire di cancro lungo un periodo di 22 anni rispetto a quelle che assumevano integratori placebo. Tuttavia, nelle stesse donne che avevano assunto gli integratori è stato osservata un aumento del 6% della mortalità a causa di malattie cardiovascolari. Anche se gli autori hanno sottolineato che l'incidenza del cancro sembrava essere influenzata dal fatto che le donne stessero già assumendo integratori prima dell'inizio dello studio.

Oltre alla mortalità per cancro e malattie cardiovascolari, i ricercatori hanno analizzato anche l'andamento della mortalità complessiva e il tasso di fratture all'anca. Ma per tutti questi altri valori lo studio non ha evidenziato effetti rilevanti dell'assunzione di questi integratori, compresa quindi la mortalità per tutte le cause.

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