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Nuovo record negativo per il fiume Po: portata sotto i minimi storici, gravata dalla siccità

Lo rileva l’ultimo report dell’Osservatorio ANBI sulle risorse idriche : meno 32% rispetto al precedente minimo mensile del 2006.
A cura di Valeria Aiello
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La portata media del fiume Po a Pontelagoscuro (ultimo rilevamento prima del delta) è stata, in luglio, pari a 160,48 metri cubi al secondo, il 32,29% in meno del precedente record negativo di portata media mensile, registrato nel luglio 2006. Lo rileva l’ultimo report sulle risorse idriche pubblicato dall’Osservatorio ANBI, l’Associazione dei consorzi di bacino, che riporta anche un nuovo primato di portata minima, con soli 104,3 metri cubi al secondo, osservato lo scorso 24 luglio.

Il bacino padano, nonostante i temporali che hanno concesso una breve tregua dal grande caldo e fatto registrare leggeri aumenti di portata, rimane in grande sofferenza, come indicato dalle più recenti rilevazioni che, osserva l’ANBI, dimostrano quanto effimeri siano i benefici apportati dalle piogge. In Piemonte, dove sono caduti circa 30 millimetri di pioggia in 7 giorni, si registra solo l’incremento di oltre 27 metri cubi al secondo nella portata del fiume Tanaro, quasi azzerata la settimana scorsa, così come per il fiume Sesia.

Le dighe della baraggia biellese e vercellese (Ingagna, Ostola e Ravasanella) stanno trattenendo appena 4,83 milioni di metri cubi d’acqua, cioè quasi il 50% dei volumi registrati nel siccitoso luglio 2017 e circa il 60% in meno della media del periodo” precisa l’Associazione.

Situazione non migliore in Lombardia, dove sembra stabilizzarsi in basso la portata del fiume Adda, cui mancano, rispetto al 2021, ben 427 metri cubi al secondo, cioè quasi l’80% della portata. “In linea con questo dato, l’acqua trattenuta oggi nei bacini lombardi segna -66% rispetto alla norma e -67% rispetto all’anno scorso”.

Scenario analogo in Veneto, con falde che sono praticamente a secco quasi ovunque e livelli sotterranei più bassi degli ultimi due decenni. Nella Regione, le piogge cadute a luglio sono state il 41% in meno rispetto alla media storica, ma in alcuni bacini il deficit ha superato il 60%, come nel caso del fiume Sile, dove si registra un calo del 69%. Più o meno stabili su livelli molto bassi anche i fiumi appenninici dell’Emilia-Romagna, dove solo il Trebbia, sul cui bacino a luglio sono caduti circa 27 millimetri di pioggia, ha registrato un significativo incremento di portata.

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