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Il primo uomo con un rene di maiale trapiantato è stato dimesso dall’ospedale

Richard Slayman, 62 anni, è il primo paziente ad aver ricevuto un rene di maiale geneticamente modificato: appena due settimane dopo il trapianto al Massachusetts General Hospital di Boston, l’uomo si è ripreso bene ed è tornato a casa.
A cura di Valeria Aiello
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Richard Slayman, 62 anni, è il primo uomo ad aver ricevuto un trapianto di un rene di maiale geneticamente modificato / Credit: MGH
Richard Slayman, 62 anni, è il primo uomo ad aver ricevuto un trapianto di un rene di maiale geneticamente modificato / Credit: MGH

Richard Slayman, il primo uomo ad aver avuto un trapianto di un rene di maiale geneticamente modificato, è stato dimesso dal Massachussetts General Hospital di Boston, dove due settimane fa è stato eseguito il pionieristico intervento. Il rene trapiantato, hanno spiegato i medici, produce urina, rimuove le sostanze di scarto dal sangue, bilancia i fluidi corporei, oltre a svolgere correttamente altre funzioni chiave. “Lasciare l’ospedale sapendo che sto bene è qualcosa che desideravo da molti anni – ha detto il signor Slayman in una dichiarazione rilasciata dall’ospedale – . Ora è una realtà”.

L’uomo, di 62 anni, era già stato sottoposto a un trapianto di rene da un donatore umano nel dicembre 2018, dopo essere stato in dialisi per sette anni. Ma il rene trapiantato aveva cominciato a non funzionare bene circa cinque anni dopo, e il signor Slayman era stato costretto a riprendere la dialisi nel 2023. È stato allora che sono insorte complicazioni nell’accesso vascolare, che hanno richiesto trattamenti di de-coagulazione ogni due settimane, con un impatto significativo sulla sua qualità di vita.

Non avendo più altre opzioni, l’uomo ha optato per il trapianto di rene da un maiale geneticamente modificato, una procedura eseguita nell’ambito di un protocollo di accesso espanso (EAP) della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti, noto come uso compassionevole, che concede ai pazienti con malattie o condizioni gravi e potenzialmente fatali di ricorrere a trattamenti sperimentali.

L’intervento, approvato dalla FDA alla fine dello scorso febbraio, è stato eseguito il 16 marzo ed è durato quattro ore, segnando un’importane pietra miliare nell’avanzamento degli xenotrapianti (trapianti di organi da animale a uomo).

Il trapianto di organi da maiali OGM: il caso di Slayman e i precedenti di Bennett e Faucette

Ad oggi, solo altre due persone sono state sottoposte un trapianto di organi da maiali geneticamente modificati, David Bennett e Lawrence Faucette, che hanno entrambi avuto un trapianto di cuore. Tutte e due i pazienti sono però deceduti poche settimane dopo il trapianto, nonostante significativi miglioramenti iniziali. Per Lawrence Faucette, in particolare, si sono manifestati segni di rigetto, uno dei principali rischi post-operatori nei pazienti che ricevono organi anche da donatori umani.

Anche il signor Slayman ha mostrato segni di rigetto l’ottavo giorno dopo il trapianto, ma i medici sono riusciti a intervenire farmacologicamente e a bloccare la reazione immunitaria.

Nel suo caso, il rene trapiantato proveniva da un maiale geneticamente modificato dalla società di biotecnologie eGenesis, pioniera nello sviluppo di organi trapiantabili da suini geneticamente modificati ed è stato ottenuto utilizzando la tecnica di editing genetico CRISPR-Cas9 per rimuovere tre geni che possono innescare il rigetto d’organo ed inserire sette geni umani per migliorarne la compatibilità, inattivando inoltre i retrovirus endogeni suini per eliminare qualsiasi rischio di infezione.

La procedura e il trapianto in sé segnano un nuovo traguardo nel progresso della ricerca condotta negli ultimi cinque anni da eGenesis in collaborazione con il Massachusetts General Hospital, i cui risultati sono stati pubblicati su Nature nel 2023.

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