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Emerge alla luce del sole dopo 100 giorni sott’acqua: il record per rallentare l’invecchiamento

Il test non è solo una sfida estrema, servirà a capire come rallentare il processo di invecchiamento. L’esposizione a una maggiore pressione aumenta infatti la proliferazione delle cellule staminali e aumenta il collagene.
A cura di Elisabetta Rosso
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C'è una appartamento di 55 metri quadri sul fondo del Key Largo laguna, Florida. Ha una cucina, un bagno e una finestra dalla quale si intravedono i raggi di sole che attraversano 9 metri di profondità. Qui Joseph Diruti è rimasto per 100 giorni. È entrato il 1 marzo nell'hotel sottomarino Jules' Undersea Lodge ( ispirato a Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne), e il 10 maggio è riemerso, raggiungendo un record mondiale. Dituri, chiamato anche "Dr Deep Sea" dopo aver passato 28 anni sui sommergibili della Marina è diventato professore all'University of South Florida dove studia le condizioni della vita sott'acqua. La sua missione non è infatti solo una prova di sopravvivenza estrema, ma un progetto per capire come la permanenza sui fondali potrebbe rallentare l'invecchiamento. 

“Non è mai stato un record. Si tratta di estendere la tolleranza umana per il mondo sottomarino e per un ambiente isolato, confinato ed estremo", ha detto alla CBS. “Non sto cercando di affermare che questo ti manterrà immortale. Sappiamo che l'esposizione a una maggiore pressione aumenta la proliferazione delle cellule staminali. Aumenta la lunghezza dei telomeri, aumenta anche il collagene. Quindi stiamo cercando di controllare l'invecchiamento cellulare”. E così è rimasto per 100 giorni chiuso tra il vetro e l'acciaio sotto la superficie dell'acqua.

Lo scopo del progetto

Il Progetto Neptune dalla Marine Resources Development Foundation, è una "missione sottomarina di 100 giorni che unisce ricerca e sensibilizzazione alla conservazione degli oceani" come si legge sul sito della MRDF. "Project Neptune combina uno studio a lungo termine degli effetti fisiologici e psicologici della compressione sul corpo umano e utilizza l'unicità della missione e del luogo per portare maggiore consapevolezza dell'attuale ricerca marina e dell'importanza della conservazione delle risorse e dei processi del nostro oceano".

Non solo, come spiega l'University of South Florida la ricerca è anche finalizzata a estendere la vita umana e prevenire le malattie legate all'invecchiamento. Infatti quando era sott'acqua Dituri ha registrato un abbassamento della pressione, del colesterolo e dei livelli di infiammazione, tra i benefici c'è anche un miglioramento del sonno. Nella Jules' Undersea Lodge si vive infatti a una pressione superiore a quella normalmente registrata sulla Terra, quasi doppia, e in un’intervista al quotidiano britannico The Guardian ha raccontato che queste condizioni lo stanno aiutando a ringiovanire. Non solo, pressione iperbarica per brevi periodi di tempo ha mostrato ad esempio la capacità di accelerare la guarigione delle ferite, inoltre catalizza la replicazione cellulare.

Possibili effetti collaterali

Ora il team di Dituri analizzerà i risultati che verranno presentati alla World Extreme Medicine Conference in Scozia a novembre. "Lo straordinario risultato del dottor Dituri è una grande testimonianza dei progressi significativi nella conoscenza e nella ricerca che stiamo facendo qui all'USF nell'area della medicina bariatrica", ha spiegato Robert Frisina, presidente del dipartimento di ingegneria medica dell'università. "Negli ultimi 100 giorni sono stati raccolti dati molto importanti che alla fine troveranno la loro strada verso le principali procedure cliniche preventive e curative".

Ci sono, chiaramente le controindicazioni. Dituri infatti ha spiegato che la pressione incide su tutti gli organi, anche la vescica, infatti andare in bagno è diventato un problema. Non solo, potrebbe anche complicare i rapporti sessuali: “Non credo che potremmo propagare la specie quaggiù”, ha detto. Tra i problemi c'è anche la carenza di esposizione alla luce solare, che è principale responsabile della sintesi di vitamina D. A 9 metri di profondità arriva circa la metà di radiazione solare rispetto alla superficie. Per questo motivo Dituri ha assunto integratori e fatto lampade UV. C'è poi anche il fattore psicologico legato al prolungato isolamento in un ambiente ridotto.

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