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Ilva Taranto: lavoratori in sciopero, il Governo convoca le parti sociali

I sindacati metalmeccanici hanno indetto uno sciopero immediato dei lavoratori mentre il Governo, che ha convocato le parti sociali e gli amministratori locali per questo pomeriggio, si prepara ad un braccio di ferro con la magistratura.
A cura di Antonio Palma
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Ilva Taranto: lavoratori in sciopero, il Governo convoca le parti sociali

I sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm hanno deciso lo sciopero immediato di tutti i lavoratori dell'Ilva di Taranto a seguito dello stop alle attività proclamato dall'azienda dopo le ultime vicende giudiziarie che riguardano anche i vertici dell'Ilva. Una decisione quasi scontata quella dei sindacati visto che a perdere il posto di lavoro sono almeno 5mila lavoratori senza contare tutto l'indotto che a breve senza rifornimenti dovrà fermare la produzione. Come ricordano i rappresentanti dei lavoratori infatti oltre alle persone che lavorano nell'area a freddo dello stabilimento pugliese, a rischio sono anche i lavoratori dell'impianto di Genova, dove sono impiegati  oltre 1700 persone, e  quelli degli stabilimenti di Novi Ligure, Racconigi e Marghera. Per l'azienda infatti il sequestro degli impianti di Taranto da parte della magistratura significa l'impossibilità di commercializzare i prodotti e quindi la chiusura di tutti gli stabilimenti che dipendono da quello di Taranto. Dal mondo sindacale e politico appelli all'intervento urgente del Governo per sbloccare una situazione che, come ha ricordato il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, "mette in difficoltà la produzione di acciaio che serve per l'intera siderurgia italiana".

Il Governo dal suo canto ha immediatamente convocato le parti sociali questo pomeriggio a Palazzo Chigi insieme agli amministratori locali per discutere del caso. Per il Governo saranno presenti i Ministri dello Sviluppo, del Lavoro, della Salute e dell’Ambiente. Quest'ultimo è già intervenuto sulla questione ricordando che l'iniziativa della magistratura mette a rischio gli interventi previsti dall'Aia. Corrado Clini ricorda infatti che la fase due dell'autorizzazione integrata ambientale dell'Ilva ha senso solo se lo stabilimento resterà aperto, "non sono disponibile a subire una situazione che avrebbe conseguenze terribili, l'Aia è l'unico strumento a disposizione per risanare lo stabilimento" ha detto senza mezzi termini il Ministro. Insomma si prospetta un braccio di ferro tra magistrati e Governo annunciato dallo stesso Clini che ha assicurato "applicare la legge vuol dire attuare pienamente le misure che abbiamo adottato, nel caso in cui il fermo degli impianti fosse un ostacolo, dovremo affrontare il problema, prendendo provvedimenti per imporre il rispetto della legge".

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