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Ilva, Di Maio: “Stato ha commesso delitto perfetto”. Calenda: “Se la gara è viziata annullala”

Luigi Di Maio ha parlato in conferenza stampa per illustrare il parere dell’Avvocatura dello Stato sulla vendita dell’Ilva: “Mittal è sempre stata in buona fede. Il delitto perfetto lo ha fatto lo Stato creando una procedura piena di vizi e illegittimità”. Calenda: “Il ‘delitto (im)perfetto’ è il tuo verso la nostra intelligenza”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La gara è illegittima, ma non si può annullare. Per questo è un delitto perfetto" messo in atto con "eccesso di potere". Lo denincia il vicepremier Luigi Di Maio, durante la conferenza stampa per illustrare il parere dell'Avvocatura dello Stato sulla vendita dell'Ilva, un testo di 35 pagine dell'Avvocatura che ieri sera è arrivato sul tavolo del ministero. "Mittal è sempre stata in buona fede. Il delitto perfetto lo ha fatto lo Stato creando una procedura piena di vizi e illegittimità", aggiunge. Dalle criticità emerse dal parere dell'Avvocatura, che ricalcano quelle segnalate dall'esaeme dell'Autorità Anticorruzione, non si evidenziano problemi tali da far annullare automaticamente la gara.

"Negando i rilanci sull'offerta (di Acciaitalia ndr) non si è fatto fino in fondo l'interesse dello Stato e dei cittadini che sono stati penalizzati con un ‘eccesso di potere' che secondo noi in questo caso c'è, e che per l'Avvocatura dello Stato può configurare rendendo la gara illegittima"- prosegue Di Maio – "I rilanci come la concorrenza non solo sono una cosa tecnica ma sono una possibilità per i cittadini di Taranto e dei lavoratori di avere una migliore offerta dal punto di vista occupazionale e ambientale questo significa che non si è fatto fino in fondo l'interesse dello Stato e dei cittadini. Questi sono stati penalizzati. Se ci fossero stati i rilanci ora ci sarebbero zero esuberi". 

"La follia è che non basta l'illegittimità dell'atto per la revoca" – spiega – "Bisogna dimostrare i requisiti supposti per l'annullamento: dimostrare cioè che non si è fatto fino in fondo l'interesse dei cittadini. E' nostro dovere accertare le illegittimità, voglio accertare quali siano le responsabilità, se ci sia stata incompetenza o altro". Un'opzione per accelerare l'annullamento ci sarebbe però: "Se un'azienda ci chiedesse di partecipare alla gara, ci sarebbero le ragioni di opportunità, noi potremmo revocare la gara", sottolinea il vicepremier.

Di Maio annuncia poi che la gestione dei commissari scadrà il 15 settembre, ma non ci saranno proroghe all'amministrazione straordinaria"Saremo al tavolo con le parti sociali. Un accordo che porta lavoro a Taranto rappresenta l'interesse pubblico attuale e concreto da tutelare che eviterebbe revoca gara", ha detto ancora Di Maio.

"Possiamo noi dibattere sul destino dell'Ilva a partire da un parere dell'Avvocatura che il ministro Di Maio ha deciso di non pubblicare fino alla fine della procedura?" – attacca Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputato di Forza Italia – "Non c'è un obbligo di legge per la pubblicazione, ma in passato pareri analoghi sono stati messi a conoscenza delle parti politiche, della stampa e dell'opinione pubblica per rendere il dibattito più trasparente. Sarebbe gravissimo se Di Maio decidesse il destino dell'Ilva, di migliaia di lavoratori e famiglie e dell'intero settore dell'acciaio italiano sulla base di un parere, o delle conseguenze che lui ritiene di volerne trarre, di cui nessuno può leggere il testo".

"Ma cosa significa che è stato compiuto il "delitto perfetto", che la gara che assegna l'Ilva e' illegittima, ma non si può annullare? Il ministro Di Maio la smetta di parlare per spot come se fosse in una campagna elettorale ad oltranza, in nome di quella tanto sbandierata trasparenza renda pubblico, subito, il parere dell'Avvocaturadi Stato, per altro da lui richiesto, e si proceda di conseguenza: se è legittima si vada avanti, se è illegittima Di Maio si assumi la responsabilità di annullarla", insiste Raffaele Fitto, presidente di Noi con l'Italia.

"Allucinante. Ci aspettavamo di conoscere finalmente il parere dell'Avvocatura dello Stato rimasto, a detta della stampa, diversi giorni nel cassetto del ministro. Ci siamo sorbiti invece il commento, confuso e sibillino oltre che concettualmente e politicamente pericoloso, di un incompetente ministro ad un parere che sarebbe stato secretato, cosa mai accaduta in passato e inconcepibile per un atto dell'Amministrazione pubblica", afferma la senatrice Teresa Bellanova (Pd) che annuncia di voler chiedere "l'audizione urgente del ministro perché riferisca in Parlamento". 

Calenda risponde a Di Maio

"Caro Luigi Di Maio il ‘delitto (im)perfetto' è il tuo verso la nostra intelligenza. Se la gara è viziata annullala. ‘Potremmo se ci fosse qualcuno interessato' e le altre fesserie del genere che ci stai propinando da mesi, dimostrano solo confusione e dilettantismo". Lo scrive Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico, in un tweet. E poi aggiunge: "Quello che sta facendo Di Maio è molto semplice. Si sta rimangiando l’impegno a riconvertire ILVA che è nell’accordo di Governo, con la scusa che ‘mi obbliga Calenda e il suo delitto perfetto'. Purché ILVA non chiuda va anche bene così".

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