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Gianni Lettieri tra i vicoli e le periferie di Napoli: così si specula sul malcontento popolare?

Sta percorrendo in lungo e largo Napoli e periferia, il candidato sindaco del centrodestra Gianni Lettieri. Il ballottaggio si avvicina e l’ex-presidente degli industriali partenopei cerca di cavalcare l’onda dello scontento popolare nei confronti del centrosinistra. Ma non era Luigi De Magistris il campione dell’antipolitica?
A cura di Alessio Viscardi
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Gianni Lettieri a Ponticelli

Gianni Lettieri marcia su Napoli in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi contro l'ex-pm Luigi De Magistris. Nonostante la sua coalizione abbia superato il primo turno con il 38,52% dei voti, Lettieri sembra nervoso e preoccupato dal successo del suo rivale, che invece ha ottenuto soltanto il 27,52% ma che si presenta al ballottaggio con l'appoggio sostanziale del Pd, il beneplacito di Raimondo Pasquino (candidato del Terzo Polo) e di buona parte della società civile. Insomma, in questo faccia a faccia il favorito è proprio De Magistris. Così, la tabella di marcia dell'ex-presidente degli industriali di Napoli vede negli ultimi giorni di campagna elettorale un'intensa attività di passeggiate in giro per la città.

Gianni Lettieri tra le palazzine di Ponticelli

Basta dare uno sguardo all'agenda di Gianni Lettieri in quest'ultima settimana per accorgersi di come l'interesse principale del candidato sindaco di Napoli far sentire la propria presenza nei quartieri più caldi della città. Ha cominciato lunedì, partecipando a una festa di piazza a Miano (area nord), continuando martedì con un'intensa attività di passeggiate: in mattinata, a Porta Capuana con Alessandra Mussolini, poi nel Vasto per finire con una visita al malfamato Parco Conocal di Ponticelli.

Gianni Lettieri nel Conocal di Ponticelli

Stamane lunga passeggiata per i vicoli del centro, dalla Pignasecca alla Sanità, per poi finire con una festa di piazza a San Giovanni a Teduccio in serata. Nei prossimi giorni visiterà la Pianura di Marco Nonno, Rione Traiano, Piscinola e Secondigliano. Il canovaccio è sempre uguale e tende a cercare il bagno di folla, l'incontro col pubblico, l'acclamazione dei sostenitori al grido “Lettieri, Lettieri”. Qualche fedelissimo lo guida nei meandri delle strade, portandolo in locali, case, negozi. Tra questi supporter si possono sentire frasi del tipo “Portalo là, quella famiglia sono dieci voti”. A tutti, il candidato sindaco di Napoli raccomanda di andare a votare. Telecamere, fotocamere, servizi studiati su misura seguono l'uomo in giro per le stradine del centro e della periferia. Soprattutto, della periferia.

Gianni Lettieri stringe mani a Napoli

Sono l'area Orientale e quella Nord di Napoli a rappresentare i fortini da espugnare. Nella sesta municipalità, il Pd e Sel sono usciti ancora trionfatori con numerosi consiglieri al Comune di Napoli. Un vero feudo rosso, dove sono ben radicati i metodi della politica dell'assistenzialismo e dell'utilizzo di Caf e Banchi Alimentari come comitati elettorali o merce di scambio – come documenta l'inchiesta andata in onda nel programa Exit di La7 sulle elezioni a Napoli. Non a caso, la veloce visita di Gianni Lettieri a Ponticelli si è aperta in un Caf Cisal e centro Assocasa, per poi concludersi in un altro Centro di Assistenza Fiscale.

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I Caf sono centri che forniscono alcuni servizi come la compilazione di modelli 730, modelli ISEE, dichiarazioni fiscali, modelli RED e ISEU. Molto spesso questi servizi sono gratuiti, infatti il centro riceve dei rimborsi su ogni pratica eseguita. Questi servizi sono spesso visti come regali dalla popolazione dei quartieri popolari della periferia napoletana, dove sorgono come funghi uno di fianco all'altro. Ogni Caf fa spesso capo a un movimento politico, un candidato consigliere oppure un semplice sostenitore. I clienti del Caf vengono spesso trasformati in elettori favorevoli.

Anche nell'area nord, la partita per l'elezione del sindaco di Napoli sarà accesa. Nei quartieri di Scampia, Chiaiano, San Pietro a Patierno e Secondigliano si sono segnalate vistose perturbazioni del voto sia in occasione delle primarie del centrosinistra, sia durante le elezioni comunali di Napoli 2011. In queste periferie, il centrosinistra ha deluso e illuso. Ha comprato e distrutto. Nella sua lunga marcia su Napoli, Gianni Lettieri si ferma a parlare con tanti passanti che gli promettono il proprio voto al ballottaggio. Quando a queste persone viene chiesto perché sostengano il candidato di centrodestra, loro rispondono di essere stanchi dei “comunisti al governo” e della sinistra che ha soltanto “mangiato”. Gli analisti della politica hanno letto nel successo elettorale di Luigi De Magistris il voto di protesta della popolazione più stanca di Napoli, si capisce perché Gianni Lettieri cerchi di spostare su di sé questo malcontento. Così si specula sulla stanchezza della gente?

Una delle accuse che vengono mosse a Luigi De Magistris e proprio quella di fomentare l'antipolitica e di pescare in quel bacino di elettorato in cui era regola d'oro l'astensionismo. Gianni Lettieri, però, sembra fare lo stesso. Cavalcare l'onda di scontento popolare e pescare nel grande bacino (oltre il 40%) di aventi diritto al voto che al primo turno non si sono recati alle urne. Ma giocare con gli istinti più viscerali di quella "belva platonica" che è il popolo, cavalcare il malcontento e la frustrazione di una città stanca, è proprio la stessa cosa di offrire una speranza a Napoli ?

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