Giallo in Argentina, trovato morto il procuratore che accusava la presidente Kirchner
È stato ritrovato morto nel suo appartamento di Buenos Aires il procuratore argentino Alberto Nisman, accusatore della presidente Cristina Kirchner nell'ambito di un'inchiesta sulla copertura avuta dagli autori di un attentato terroristico antisemita compiuto nel Paese sudamericano. A quanto si apprende il corpo senza vita del magistrato 51enne è stato trovato intorno alla mezzanotte ora locale, le 4 in Italia, nella sua casa di Puerto Madero con un colpo di pistola alla testa. Secondo indiscrezioni nell’abitazione sarebbe stata trovata anche un’arma ma gli inquirenti per il momento spiegano che non è possibile confermare che si tratti di suicidio. La morte violenta del procuratore ha sconvolto il Paese e fa nascere molti dubbi visto che Alberto Nisman proprio questa mattina si sarebbe dovuto presentare davanti al Parlamento argentino per esporre i dettagli della denuncia di occultamento presentata contro la Kirchner dopo anni di indagini sull'attentato.
Le indagini sull'attentato
Secondo il procuratore Nisman, infatti, la presidente Kirchner avrebbe cercato di intralciare le indagini per coprire l'Iran, coinvolto nell'attentato contro il Centro ebraico di Buenos Aires del 1994, costato la vita ad 85 persone. Secondo l'inchiesta la leader del Paese avrebbe raggiunto un accordo con Teheran concedendo di fatto l’immunità ad agenti segreti iraniani ed elementi del moviemnto Hezbollah libanese coinvolti nel sanguinario attentato in cambio di forniture di greggio dall’Iran. "Dobbiamo stabilire tutti i dettagli, non voglio azzardare alcuna ipotesi" ha spiegato la procuratrice argentina Viviana Fein, incaricata di indagare sulla morte del collega.
